ALGHERO – “Lo avevamo detto”. Enrico Daga, consigliere comunale del Partito Democratico di Alghero, ritorna su una delle questioni principali che riguardano il Comune: l’appalto di igiene urbana. Il 2016 si è aperto con la notizia della revoca dell’assegnazione provvisoria all’Ambiente 2.0. E mentre si era annunciato a settembre che tutto procedeva bene e che dal primo di gennaio sarebbe partito il nuovo appalto, pare essere arrivata una brusca frenata. L’assessore Cacciotto, d’altra parte, tranquillizza e ribadisce che l’iter va avanti senza intoppi.
Ma intanto c’è da registrare un ricorso al Tar a cui non è escluso ne seguiranno altri. Intanto, come detto, è proprio Daga a ricordare la proposta del Pd già avanzata all’epoca di Lubrano e ripetuta oggi con Bruno. Ovvero creare una municipalizzata in relazione all’area vasta dell’ex-Provincia di Sassari con l’assegnazione del servizio alla Multiss e l’inserimento nell’organico dei lavoratori In-House, mantenendo anche in organico gli operai della nettezza urbana secondo i canoni di legge. Del resto un appalto da 70milioni di euro può permettere anche di prevedere delle scelte sfidanti e innovatite. Lo stesso Daga aveva previsto un convegno con l’importante realtà societaria Hera che si occupa del medesimo servizio in diversi comuni del centro/nord Italia.
Stiamo parlando di una realtà ai massimi livelli di efficienza e profitto. Un modello che poteva tranquillamente essere importato anche ad Alghero e in tutto il territorio. Da evidenziare che i soldi dell’appalto in tale modo sarebbero rimasti nel territorio. Ma invece si è deciso di procedere all’antica e i risultati, evidenzia Daga, sono sotto gli occhi di tutti. Ma l’esponenente del Pd rilancia la sua proposta, tramite un’intervista ad Algheronews.it, e lancia una sorta di sfida al sindaco Mario Bruno.
Ecco la video-intervista sull’appalto dei rifiuti con il consigliere comunale Daga:
Nella foto Enrico Daga
S.I.