SASSARI – “Vogliamo uscire da qui” è il grido di protesta con cui, un gruppo di migranti del centro Pagi di Sassari, giustifica la rivolta di ieri sera nonostante la positività al Covid. La presenza delle forze dell’ordine in assetto anti sommossa, chiamate come rinforzo dalla volante di pattuglia, non ha intimidito il gruppo di migranti che hanno iniziato il lancio di oggetti di tutti i tipi anche contro le auto dei passanti sulla strada per Alghero a Predda Niedda”. Cosi la Lega di Sassari riguardo gli ultimi episodi avvenuti all’ingresso della città nella struttura che ospita i migranti.
“La rivolta è il risultato di una situazione di malessere, che prosegue da mesi vista la permanenza degli ospiti del centro e peggiorata dopo la notizia della positività al Covid con il primo tampone. Ora impazienti di sottoporsi al secondo, i migranti inscenano la rivolta. La condizione degli ospiti del centro di accoglienza di Predda Niedda (57 positivi, di cui 55 migranti e 2 operatori) è stata precisata nei giorni scorsi dalla coordinatrice della sezione sassarese della Lega Marina Puddinu e dal consigliere regionale Ignazio Manca nell’interesse di cittadini sassaresi e migranti”.
“Intanto il direttivo della Lega di Sassari si augura che gli ospiti del centro Pagi siano più rispettosi delle regole imposte dalla situazione tramite gli atti della Presidenza del Consiglio dei Ministri e rivolge un ringraziamento agli operatori delle forze dell’ordine che anche in questa occasione hanno mostrato grande professionalità conclude Marina Puddinu”.