ALGHERO – “In riferimento alla nota stampa, apparsa in data 24 c.m. nelle maggiori testate giornalistiche online, a firma dei “consiglieri comunali” Esposito, Bruno, Sartore, Cacciotto, Piras, Di Nolfo e Pirisi, che lamentano la convocazione, in calendario il 29 p.v., dell’Assemblea del Parco in teleconferenza, occorre fare due precisazioni”. Cosi il presidente del Parco di Porto Conte e Amp Raimondo Tilloca riguardo la querelle sulla convocazione a distanza dell’Assemblea dell’Ente di riserva.
“La prima, di carattere tecnico: mi meraviglio leggere il comunicato stampa sottoscritto dai summenzionati “consiglieri comunali” in quanto, a tutt’oggi noto, con rammarico, che i suddetti esponenti politici non abbiano ancora compreso la sostanziale differenza tra Consiglio Comunale ed Assemblea del Parco. E’ pur vero che i componenti del Consiglio Comunale coincidano perfettamente con la Assemblea del Parco in quanto ciò deriva da una norma prevista (unica nella nostra isola, a dire il vero) dal vigente Statuto del Parco, ma i ruoli tra una assise e l’altra sono sostanzialmente differenti. Pertanto i summenzionati, membri a pieno diritto dell’Assemblea del Parco, non avrebbero dovuto sottoscrivere il comunicato in qualità di “consiglieri comunali”, ma “membri dell’Assemblea”. Tutto questo, sinceramente, mi sorprende”.
“La seconda precisazione riguarda la critica rivolta allo scrivente per aver optato per la riunione utilizzando il metodo della teleconferenza. Essendo Presidente del Parco, ho facoltà di scegliere, dopo aver consultato i due componenti del Consiglio Direttivo e con l’apporto tecnico del Direttore, come convocare Assemblea. Appare pleonastico affermare, stante l’attuale pandemia, vieppiù in recrudescenza, che la teleconferenza offre le massime garanzie per evitare contatti tra le persone. A voler esser precisi, gli avvisi di convocazione dell’Assemblea sono stati trasmessi il giorno 14 ottobre ove era prevista l’assemblea de visu. Il giorno 18 è entrato in vigore l’ultimo DPCM; si è voluto attendere alcuni giorni per verificare l’evolversi della pandemia; alla luce degli avvenimenti, che giorno dopo giorno vedevano un aumento esponenziale della diffusione del Covid19, di concerto con il Consiglio Direttivo e la direzione del Parco, si è optato -con comunicazione datata 23 ottobre- poter lavorare nella massima sicurezza, attenendosi alla normativa vigente, ovvero al DPCM. Pertanto il parere dell’ANCI, citato dai suddetti membri, non è dirimente in quanto risulta essere mero parere. La norma è norma, i pareri restano e resteranno tali”.