CAGLIARI – Francesco Muscolino è il nuovo Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Cagliari. Dal 9 novembre assume l’incarico di dirigere l’unico Istituto dotato di autonomia speciale presente in Sardegna. Francesco Muscolino, Archeologo del MiBACT con responsabilità direttive presso il Parco Archeologico di Pompei, siciliano, classe 1976, è una figura di elevato livello professionale e scientifico, presenta una rilevante attività di ricerca in ambito archeologico e una notevole esperienza nell’ambito della tutela e della gestione del patrimonio.
Il nuovo Direttore vanta un ampio curriculum nel settore e ha ricoperto il ruolo di funzionario archeologo al Ministero. Dal 2010 ha prestato servizio alla Soprintendenza per i beni archeologici della Lombardia, alla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza-Brianza, Pavia, Sondrio e Varese, al Polo Museale della Campania, nella Struttura di supporto al Direttore generale del Grande Progetto Pompei e infine presso il Parco Archeologico di Pompei, fino alla nuova nomina conseguita al Museo di Cagliari. L’archeologo ha maturato esperienze lavorative in Italia e all’estero, tra missioni archeologiche, docenze universitarie e incarichi in istituzioni museali e pubbliche.
E’ stato selezionato da una commissione internazionale di altissimo livello scientifico presieduta dal Direttore del Museo Egizio di Torino e composta dai direttori della National Gallery di Londra, del Prado di Madrid e da esperti di chiara fama. La commissione ha valutato 425 candidati e selezionato i direttori dei tredici istituti culturali statali dotati di autonomia messi a bando con la procedura di selezione internazionale dello scorso gennaio. Del nuovo Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, Istituto con autonomia speciale, fanno parte la Pinacoteca Nazionale, lo Spazio San Pancrazio e l’Ex Regio Museo. Il Museo Archeologico svolge un ruolo di primo piano ed è la più importante e prestigiosa sede espositiva di antichità della Sardegna, punto di riferimento del territorio, con i suoi oltre 4 mila oggetti che raccontano una storia lunga quasi 7.000 anni dalla Preistoria all’Alto Medioevo.