ALGHERO – “Guardiamo con favore all’Ordinanza emessa per il divieto di pesca oltre che all’interno dell’area marina Protetta Capo Caccia Isola Piana anche negli specchi acquei ricadenti nelle zone Sic di Alghero, segnale evidente che a differenza di quanto spesso si possa credere siamo i primi a voler fare in modo che questa risorsa sia sul piano economico ma anche sociale, non vada a scomparire e per tanto ci sentiamo pronti a fare la nostra parte compiendo , pur in assenza di quel piano Regionale che accompagni i pescatori alla fuoriuscita controllata dei pescatori dell’attività di pesca con conversione del reddito e impiego in diverse attività e per cui sono necessarie delle dotazioni finanziarie ad oggi ancora non reperite, comunque un ulteriore sforzo.
E’ necessario ora, pertanto, che la Regione ascolti da subito, le nostre richieste, soprattutto quelle soddisfabili nell’immediato quali ad esempio l’innalzamento delle sanzioni previste per chi esercita la pesca abusiva affiancata da un maggior numero di controlli, la diversificazione del fermo settimanale di pesca secondo le esigenze rappresentate dai territori, ad Alghero ad esempio si ritiene piu’utile ( così come richiesto alla Regione anche dall’amministrazione Comunale) concedere la pesca nella giornata di Domenica in quanto vi sarebbe piu’ semplicità di vendita del prodotto senza dover così “incentivare” la trasformazione in Polpa dello stesso.
All’Area Marina protetta e al suo direttore, al fine di non incorrere in errori che potrebbero costarci caro chiediamo di esplicitare nelle carte allegate all’Ordinanza di interdizione alla pesca delle aree sic anche le coordinate che saranno così utili anche agli addetti ai controlli.
All’Amministrazione Comunale chiediamo invece di attivarsi al fine di favorire la creazione di un punto in città per la certificazione del riccio di Mare e per la sua successiva vendita presso appositi banchi, questo permetterebbe lo svolgimento di un attività piu’ ordinata e più facilmente controllabile oltre che minori costi per chi , per certificare la salubrità del prodotto, si vedrebbe obbligato a recarsi al primo centro di spedizione attivo che si trova nella città di Porto Torres.
Queste le nostre proposte dopo esserci mostrati collaborativi, collaborazione che per essere valida dev’essere bilaterale e reciproca”.
Associazione pescatori professionisti sub Nord Sardegna