ALGHERO – “Leggere che Renato Brunetta stimi ed esprima apprezzamento per Luigi Di Maio mi lascia basita e mi pone l’atroce dubbio che il Dna liberale, liberista ed europeista di Forza Italia sia oggetto di mutazione. Stiamo parlando del Di Maio, leader del partito No Tav, No Tap, a Vax, e autore del reddito di cittadinanza e dei fallimentari Navigator”. Non le manda a dire l’assessore regionale e leader isolano degli Azzurri Alessandra Zedda riguardo le esternazioni, a dir vero non così isolate, che vedono “segnali” verso coloro che fino a ieri sono stati degli acerrimi avversari politici.
Del resto, un discorso è dare sponda al Governo su passaggi parlamentari importanti, vista anche la grave crisi epocale che si attraversa, altro discorso è strizzare l’occhiolino e pure di più a realtà politiche che sono totalmente all’opposto dal mondo forzista. “Un movimento teleguidato da un comico con finalità tutt’altro che divertenti e che personalmente non ha mai rallegrato. Credo che occorra qualche riflessione sull’orizzonte politico, nostro e di Forza Italia”.
Senza considerare che tali fibrillazioni sono sempre più diffuse (vedi Nuoro) e riguardano diversi partiti. Però, è piuttosto chiaro, e sembra emergere anche dalle parole della Zedda ovvero che “a tutto c’è un limite”. Tradotto, se possibile fare sintesi: Renzi, perfino Calenda e pure porzioni dei Dem possono anche essere avvicinabili, ma non oltre. D’altra parte visto quanto sta accadendo a Roma, con la perpetua raffica di Dpcm che caratterizzano il Governo Conte e le generali mancate risposte agli italiani, il fronte del Centrodestra classico (oggi all’opposizione) ovvero Lega, Forza Italia e Frtatelli d’Italia sempre rafforzarsi sempre di più. Lo dicono, anche, i numeri.