ALGHERO – “Cosa c’entra il Piano Casa al vaglio del Consiglio Regionale sardo con quanto successo a Capo Caccia? Ve lo diciamo subito: un bel niente.Come ha detto il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Francesco Mura, per la sinistra quella contro lo sviluppo è una guerra santa. La loro religione di decrescita non ammette ragioni o ragionamenti: esistono i dogmi delle sacre scritture del loro ppr e basta”. Così Christian Mulas, Capogruppo Fratelli d’Italia Alghero, Presidente V Commissione riguardo la questione dei lavori dell’Hotel Capo Caccia.
“Le reazioni al caso Capo Caccia, pur con tutte le cautele necessarie, hanno ricordato una volta ancora tutti i tic del pensiero di sinistra, fatto di menzogne capziose, giustizialismo forcaiolo, odio a prescindere per gli imprenditori e quindi nemico dei lavoratori e dei sardi in generale. Nei comunicati e nelle interrogazioni la sinistra si sostituisce alla magistratura, emettendo sentenze ben prima che vengano vagliate le prove, in spregio a ogni legge e buon senso. Chi come noi è garantista non può accettare un simile comportamento”.
“Ancora, quel che è peggio è che la sinistra, in assenza di ragioni, cerca di attaccare il Piano Casa della Giunta Regionale parlando di qualcosa che non c’entra un bel niente. Il nuovo Piano Casa è una riforma necessaria per adeguare le strutture presenti sulla costa ai nuovi standard energetici, estetici e dell’ospitalità. Questo passo in avanti è necessario per lo sviluppo economico sardo e anche per la reale conservazione del patrimonio ambientale. Come abbiamo detto più volte, chi cerca di descrivere ambiente e sviluppo come inconciliabili incorre in un errore esclusivamente ideologico. È utile ricordare che la Sardegna è la prima regione italiana per coste non edificate e la densità del costruito su tutto il suo territorio è tra le più basse d’Italia. Al contrario di una certa sinistra radicale, i sardi conoscono l’importanza di nuovi investimenti per creare sviluppo e posti di lavoro.
La sostenibilità dello sviluppo sta proprio in questo: conciliare la salvaguardia dell’ambiente con le attività umane e la crescita economica”.