ALGHERO – Occorre meditare sulla penalizzazione per la città di Alghero derivante dall’aumento dei posti letto per pazienti Covid (da 47 a 87) ed il trasferimento di Oculistica e Diabetologia.” Il Gruppo Consiliare di Forza Italia, quello dell’UDC e il Gruppo Misto fanno proprie le preoccupazioni degli operatori sanitari e dei pazienti affetti da gravi patologie che hanno necessità delle prestazioni sanitarie fornite dai Servizi di Oculistica e Diabetologia che a seguito del progetto di incremento dei posti letto per pazienti COVID, che da 47 diventeranno 87, verranno trasferiti rispettivamente presso l’Ospedale Civile e presso la sede del Distretto Sanitario di via Manzoni.
“Ci chiediamo se nelle scelte siano state coinvolte le strutture territoriali e se si è verificato preliminarmente se altre realtà territoriali come l’Ospedale di Thiesi, l’Ospedale di Bonorva, l’Ospedale San Camillo di Sassari, fossero in grado di assumere tali impegni per pazienti Covid –precisano i Consiglieri dei due Gruppi di centrodestra-. O, meglio ancora, se si è pensato all’Ospedale di Ozieri che possiede una semi intensiva con percorsi corretti e ben definiti. Oculistica oggi opera in locali di 480 mq e viene trasferita all’Ospedale Civile in spazi di 150 mq. Privi di una sala d’attesa per i pazienti. Spazi pari a meno di un terzo e con pavimentazione fortemente usurata che potrebbe costituire terreno di coltura per qualsiasi batterio –evidenziano con preoccupazione i Gruppi di Forza Italia, UDC e Misto”. I Consiglieri Comunali sottolineano che anche il trasferimento di Diabetologia non pare sufficientemente meditato. I circa tremila pazienti di diabetologia, classificati ad alto rischio Covid, saranno costretti a recarsi nella struttura di via Manzoni caratterizzata dalla presenza di barriere architettoniche, totale carenza di servizi igienici degni di tale nome e del bagno per disabili. La struttura purtroppo non è munita di impianto di riscaldamento centralizzato, attualmente garantito da pompe di calore non presenti in sala d’attesa, è sfornita di adeguati lavandini negli ambulatori e pericolosamente depotenziata per la fisica impossibilità di accogliere pazienti barellati. A tali problematiche deve sommarsi la forzataconvivenza con il servizio veterinario che riceve un altro tipo di utenza.
“La normativa vigente prevede che tutte le strutture che erogano prestazioni sanitarie e sociosanitarie debbano essere autorizzate all’esercizio e accreditate a conclusione di un procedimento che prevede una previa verifica dei requisiti strutturali, impiantistici, tecnologici e organizzativi. Solo all’esito di tale procedimento la Regione concede alle strutture la possibilità di erogare prestazioni sanitarie nell’ambito e per conto del SSN –ricordano i Consiglieri-. Anche nell’ipotesi di trasferimento di Servizi occorre avviare un procedimento che prevede l’accreditamento della struttura previo parere di compatibilità e autorizzazione all’esercizio. Alla luce di queste criticità e delle conseguenti preoccupate considerazioni crediamo sia necessaria una pausa di riflessione –chiudono i Consiglieri di Forza Italia, dell’UDC E del Gruppo Misto-“.