CAGLIARI – “Si rincorrono le voci di una Sardegna che dalla zona gialla passerebbe in quella arancione.
È indubbio che la lotta al virus debba essere totale e le misure di prevenzione massime, per garantire la salute dei cittadini e la tenuta del sistema sanitario”. Così il presidente del consiglio regionale Michele Pais riguardo paventato ritorno a restrizioni più dure.
“I sardi, da parte loro, hanno dimostrato e stanno dimostrando responsabilità e grande spirito di sacrificio che pone la Sardegna tra le ultime per indice di trasmissione rt sotto il famigerato “1”. Ma un inasprimento delle misure, che vede la “sola” chiusura di bar e ristoranti già in ginocchio, in maniera unilaterale e non condivisa col governo regionale, sarebbe un colpo pesantissimo per la categoria, letale per le attività più fragili”
“Sia chiaro, delle evidenze scientifiche si prende atto e di conseguenza si attuano le misure necessarie. Ma questo non può prescindere da una corretta e responsabile interlocuzione con la Regione, senza steccati ideologici, capace di evitare quei pasticci che il caso Lombardia ci insegna possano capitare. A carissimo prezzo. Il Governo ascolti la Regione, che porta la voce dei sardi, e assieme si valuti la scelta migliore. Senza incomprensibili imposizioni calate dall’alto, che hanno il solo risultato di lacerare i rapporti tra Istituzioni ma sopratutto penalizzare, ancora una volta, una Terra e un Popolo rispettoso e responsabile”.