CAGLIARI – “La legge di riforma degli Enti Locali, che prevede anche l’istituzione della Città metropolitana di Sassari, deve arrivare subito in aula perché oramai da troppi mesi si attende quel riordino dell’architettura istituzionale dell’isola che darà più forza e più ruolo alle comunità locali. Tutto questo si tradurrà in servizi migliori a favore della collettività ma anche in una più funzionale pianificazione e programmazione strategica dei singoli territori. Come abbiamo detto più volte sarà un primo passo a cui dovranno immediatamente farne seguito altri per dare poi funzioni e risorse agli enti intermedi e ovviare a tutte le criticità emerse in questi anni di caos istituzionale creato prima dal DDl Del Rio e poi dalla riforma regionale approvata nello scorso mandato.” Lo afferma in una nota il consigliere regionale del gruppo Cambiamo UDC Antonello Peru.
“La proposta di legge di Riforma degli Enti Locali ha ottenuto già dal mese di ottobre il via libera definitivo nelle commissioni consiliari, è arrivato dunque il momento di far arrivare in consiglio un provvedimento che porterà ad avere un maggiore equilibrio tra le diverse aree dell’isola. Equilibrio che fino ad oggi è mancato e che sempre più spesso fa pensare ad una regione che vada a velocità diverse, sia per quanto riguarda il livello dei servizi messi a disposizione dei cittadini che soprattutto per i finanziamenti e le risorse. L’istituzione della Città metropolitana di Sassari risponde proprio all’esigenza di poter avviare una programmazione di area vasta, dal punto di vista anche della realizzazione di infrastrutture, per dare prospettive di crescita e sviluppo a tutto il territorio, dai centri più piccoli a quelli più grandi. Lo stesso discorso vale anche per le Province che con il nuovo assetto avrebbero la possibilità di unirsi e di poter anch’esse avviare una pianificazione territoriale più adeguata. Ma si darebbe anche ai comuni e ai cittadini quel riferimento istituzionale intermedio che in questi anni è stato svuotato di funzioni e di risorse. Gli effetti li vediamo anche in questi giorni quando si parla degli interventi necessari nelle strade provinciali.
La conclusione del processo di riforma degli Enti Locali deve quindi essere considerata una priorità.
Ed una priorità deve essere anche velocizzare il più possibile il lavoro sulle risorse che arriveranno dall’Europa, Recovery Fund e Obiettivo 1. È un’opportunità storica che abbiamo per ridisegnare la Sardegna, per farla uscire dalla situazione di stallo che ha impedito fino ad oggi un reale sviluppo, per renderla moderna, competitiva e tecnologicamente al passo con il resto dell’Europa, per dare valore agli elementi trainanti della nostra economia: l’agricoltura, il turismo, le nostre tradizioni, le nostre zone interne, i prodotti della nostra terra. Possiamo finalmente realizzare quelle infrastrutture funzionali ad una vera e propria svolta che coniughi le esigenze economiche con quelle della tutela ambientale, per migliorare il trasporto pubblico e privato, dimezzando tempi di percorrenza e unendo non solo più idealmente le coste con le zone interne, i grandi centri con i più piccoli. Ma anche digitalizzare e quindi velocizzare tutto il nostro apparato amministrativo.
In definitiva, questa è una vera sfida da vincere, quella svolta di cui la nostra regione ha bisogno, ma dobbiamo costruirla tutti assieme, per una volta senza fare barricate ideologiche, senza dividerci, remando concretamente tutti nella stessa direzione. Che poi è quello che anche nel 2020 forse davvero ci è mancato più di ogni altra cosa.”