ALGHERO – “Punta Giglio è un pezzo di cuore della città di Alghero e gli algheresi hanno il diritto di conoscere il progetto del “rifugio di mare”. Le sollecitazioni in tal senso sono arrivate da parte di diverse associazioni ambientaliste e da singoli cittadini che hanno a cuore la tutela ambientale.
In qualità di Consigliere Comunale potrei fare una richiesta di accesso agli atti e affrontare il tema dopo averli analizzati. Credo invece importante che sia la città tutta a dover conoscere i documenti e non solo il consigliere comunale di turno, all’insegna di un concetto doveroso: la condivisione.
Le criticità evidenziate nelle sollecitazioni di cui sopra sono riferibili a diversi aspetti del progetto:
– La fruibilità pubblica del luogo, in riferimento alla concessione da parte del Demanio dello Stato della strada d’accesso che una volta chiusa potrebbe portare ad un utilizzo privatistico di un bene pubblico;
– La destinazione urbanistica dell’area, che deve restare la attuale G2 soprattutto in assenza del Piano Urbanistico Comunale adeguato al Piano Paesaggistico Regionale e il Piano di Gestione del Parco;
– Il numero di posti letto e la loro strutturazione, sicuramente da combattere sarebbe la scelta della creazione di un’albergo extralusso;
– L’assenza di un accordo etico con la città di Alghero: la Cooperativa dovrebbe impegnarsi pubblicamente a mantenere la ragione sociale no-profit per tutta la durata della concessione;
– La realizzazione di una “vasca ludica” che sembra non essere altro che una “piscina sotto falso nome”;
– Il sistema di smaltimento delle acque reflue, la scelta di un sistema a rete darebbe il via alla possibilità di allacci futuri, cosa assolutamente da evitare;
– La realizzazione di un museo del quale si conosce poco ma la cui nascita è sicuramente positiva. Chi lo dirigerà? Sarà gestito da figure competenti o di indicazione politica?
Questi aspetti credo debbano essere affrontati sia in un incontro pubblico – da realizzarsi ovviamente seguendo le normative di sicurezza anti contagio – che nell’assemblea Parco di Porto Conte, magari alla presenza degli enti pubblici coinvolti e garanti. Ricordo che i componenti dell’assemblea del Parco sono gli stessi i consiglieri comunali, rappresentanti dei cittadini, e questa potrà essere l’occasione di utilizzare in maniera positiva un obbrobrio normativo. Il doppio binario – istituzionale e di massa – permetterà di attuare quel controllo collettivo che un “pezzo di cuore degli algheresi” come è Punta Giglio merita”.
Valdo Di Nolfo, consigliere comunale Sinistra in Comune