PORTO TORRES – “In un periodo di grande emergenza sanitaria, che ha portato purtroppo all’aumento dei decessi in città, Porto Torres si ritrova per l’ennesima volta a fare i conti con un problema di notevole importanza, quello di non avere disponibilità di loculi nei due cimiteri, quello storico di Via Balai e quello di Ponti Pizzinnu”. Cosi Quirico Bruzzi Consigliere Comunale gruppo Cambiamo! di Porto Torres.
“Nessun loculo disponibile nel nuovo camposanto e nemmeno in quello storico, disponibili solo 9 loculi extralarge. Il tutto a fronte di 70 salme in più nel 2020 rispetto al 2019, questi i dati rilevati e forniti dagli uffici del servizio cimiteriale. Dati allarmanti se si considera che ancora non è stata bandita la gara d’appalto per l’affidamento in concessione della gestione del sistema cimiteriale e non si vedono all’orizzonte lavori per la costruzione di nuovi loculi”.
“Lo stessa emergenza di era avuta nel 2016, quando il Comune aveva affidato con urgenza i lavori di costruzione del terzo lotto della prima fase del cimitero comunale di Ponti Pizzinnu. Allora erano rimasti 9 loculi liberi tra gennaio e marzo di quell’anno a fronte di 45 decessi avvenuti nello stesso periodo, tanto che alcune famiglie avevano dovuto ripiegare per la cremazione dei loro cari”.
“Il 6 dicembre 2019 è scaduto il contratto per il servizio cimiteriale affidato alla Italstudi, dopo una prima proroga, lo stesso è stato prorogato ulteriormente fino ad agosto 2021,segno evidente che in oltre un anno nulla è stato fatto per la predisposizione del nuovo appalto”.
“Come Vice Presidente del Consiglio Comunale nonché Capogruppo Cambiamo! ritengo che sia un dovere dare la possibilità a chi ha perso un proprio caro di procedere con la tumulazione secondo tradizione, nel più breve tempo possibile e senza disagi, per questo mi auguro e premerò affinchè ciò avvenga, che la nuova amministrazione prenda in seria considerazione il problema e proceda con la massima urgenza a predisporre il nuovo appalto per la costruzione di nuovi loculi. Sono sicuro anche che una seria programmazione che permetta di prevedere le necessità possa prevenire in futuro nuove situazioni di emergenza come queste”.