ALGHERO – “Eravamo e siamo sempre più convinti che sul tema sanità le forze politiche algheresi debbano assumere posizioni quanto più unitarie. Il confronto politico su quella che oggi è una vera emergenza deve sforzarsi di rifuggire dai toni di “Baruffe chiozzotte” che non contribuiscono a sciogliere i nodi atavici della sanità cittadina costituiti principalmente da vetustà delle strutture, insufficienza di apparecchiature, strumenti e personale”. Replica di Forza Italia, Udc, Psd’Az e Gruppo Misto alla precedente nota, sempre sulla sanità, a firma di Fratelli d’Italia, Psd’Az, Lega, Noi con Alghero e Riformatori Sardi.
“E verso questo obbiettivo di unità sostanziale sentiamo forte il dovere di continuare a garantire il nostro impegno. Diversamente Alghero rischierebbe di esercitare per decenni il ruolo di “Cenerentola” della sanità sarda. Ed è proprio in funzione di questo dovere, civico prima ancora che politico, che riteniamo che l’Amministrazione, assieme a tutte le forze politiche e sindacali e alle associazioni più attente ai temi della sanità, debba esercitare un diverso e più marcato protagonismo verso le scelte che l’assessorato regionale e la ATS ha fatto e farà per Alghero. Ci riferiamo in primo luogo alla realizzazione del nuovo ospedale, utilizzando parte dei 243 milioni di euro dell’accordo Ministero –Regione del 2016, e di quelli che verranno erogati a favore della Regione per affrontare il periodo post Covid”.
“Nuovo Ospedale che è stato oggetto di nostre recenti interlocuzioni col Governo regionale dalle quali emerge un chiaro orientamento verso la sua realizzazione nell’area oggetto di apposita variante al PRG che nel 2007 spianò la strada tecnico-amministrativa per il nuovo nosocomio, attribuendo a 68.000 mq. in località Taulera la destinazione a Servizi Pubblici Sanitari. Variante, giova ricordarlo, che il Consiglio Comunale votò all’unanimità. E analogo protagonismo riteniamo occorra esercitarlo verso tutte le scelte che attengono alla definitiva consacrazione di Alghero come DEA di 1° livello, in attuazione della decisione assunta dal Consiglio regionale nell’ottobre del 2017, in origine prevista entro la fine del 2018. Sulla sanità, che è il tema politico più rilevante per il futuro della nostra comunità, chiediamo uno sforzo unitario e un supplemento di attenzione condita dalla dovuta determinazione.