PORTO TORRES – “L’eventuale ingresso del Comune di Porto Torres nella Multiss spa, attraverso l’acquisizione di quote di capitale della società “in-house” della Provincia di Sassari è una grande opportunità per la città, ma soprattutto per i lavoratori della Multiservizi Srl, società “in-house” a partecipazione pubblica con unico socio il Comune di Porto Torres”. Cosi il capogruppo del Psd’Az di Porto Torres Bastianino Spanu riguardo la paventata possibilità che il Comune turritano entri a far parte della Multiss.
“Oggi le società “In house” strutturate dal punto di vista tecnico- organizzativo come la Multis SpA possono essere il braccio operativo della nostra pubblica amministrazione che decide di ricorrere all’autoproduzione di beni, servizi e lavori, anziché rivolgersi al mercato rispettando procedure di evidenza pubblica (c.d. esternalizzazione, contracting out o outsourcing). Per il 2021 le aspettative per l’azienda Multiss Spa sono positive. È previsto un ulteriore incremento di fatturato. E, con la prevista istituzione della Città Metropolitana, l’azienda si vuole proiettare verso un ruolo sovracomunale da tanto tempo perseguito. L’azienda che conta oggi 180 dipendenti è in grado di offrire servizi di ottima qualità a prezzi contenuti , garantendo il servizio di emergenza 24 ore su 24″.
“La Multiss Spa è la prima azienda sarda ad ottenere la certificazione del Sistema di gestione per la prevenzione della corruzione. Oggi le amministrazioni comunali non riescono a portare avanti neppure l’ordinario e tale fatto lo si addebita a mancanza di programmazione e dei finanziamenti da parte dello stato, ma soprattutto per la grave carenza del personale addetto ai servizi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Una situazione diventata intollerabile e non più sopportabile. Oggi l’amministrazione comunale con l’acquisizione delle quote della Multiss SpA ha l’opportunità di far parte integrante di un grande progetto tecnico-operativo che vede coinvolti i maggiori comuni della Provincia di Sassari, un’opportunità che potrebbe mettere fine alle gravi carenze di un sistema di gestione delle manutenzioni e non solo, inadeguato, inefficiente e costoso per le tasche dei cittadini”.