Recovery plan, Draghi apra confronto con le Regioni

SASSARI – “Il Governo Draghi apra subito un confronto con la regione Sardegna sui progetti strategici da attuare nell’isola con i fondi del Recovery Plan. Fino ad oggi, con il Governo Conte, è mancata praticamente del tutto la condivisione sulle scelte e sugli obiettivi da raggiungere nella nostra Regione con le risorse del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Quei fondi, uniti a quelli del nuovo ciclo della programmazione europea 2021-2027, rappresentano un’opportunità unica per disegnare un nuovo modello di sviluppo della Sardegna. La nostra Regione non si può permettere di essere tagliata fuori da decisioni che la riguardano e che possono avere un impatto di fondamentale importanza per il suo futuro.” Lo afferma in un comunicato stampa il consigliere regionale del gruppo UDC Cambiamo Antonello Peru.

“Abbiamo citato prima i Fondi della programmazione 2021-2027 per i quali è prevista una procedura negoziata che consente, appunto, di poter programmare e scegliere gli interventi di concerto con lo Stato e con l’Unione Europea. Analoga procedura non è stata fino ad ora seguita per il Recovery Plan, fatta eccezione del contributo richiesto nell’ambito della Conferenza Stato-Regioni. A questo punto risulterebbe quasi inutile aprire un dibattito in Sardegna se la prospettiva dovesse essere solo quella di una mera accettazione di decisioni assunte dallo Stato. Serve un vero e proprio cambio di impostazione che ci auguriamo possa avvenire con l’arrivo del nuovo governo.

In Sardegna dobbiamo ragionare, infatti, su un nuovo modello di sviluppo basato su un’economia circolare e sostenibile, sulla sovranità alimentare, su quella energetica e finanziaria. Si deve aprire una nuova pagina che esalti le peculiarità dei nostri territori: dalle coste alle zone interne, dalle aree urbane a quelle rurali. Un nuovo modello che valorizzi le nostre tradizioni, la nostra identità e le nostre produzioni, le inserisca in un circuito intersettoriale che deve andare dall’agroalimentare e arrivare fino al turismo. Per raggiungere questi obiettivi è necessario che le risorse siano concentrate su obiettivi chiari che vanno anche nella direzione dei temi e delle missioni fissate dal Recovery e dunque digitalizzazione, transizione ecologica, infrastrutture legate alla mobilità, istruzione, inclusione e salute. Il confronto con il Governo dovrebbe dunque riguardare i progetti specifici che dovranno andare in una direzione quanto meno condivisa con la Regione e, per suo tramite, con le comunità locali. Altrimenti ci ritroviamo ancora una volta davanti a decisioni calate dall’alto che rischiano di non rispondere alle reali esigenze della nostra isola.”