PORTO TORRES – “Per i sardisti è urgente istituire una cabina di regia permanente tra la Provincia di Sassari, i Comuni dell’Area Vasta, il Consorzio Asi e le Parti Sociali, per concertare le priorità del nord-ovest. Altrimenti del Recovery Plan rischiamo di raccogliere solo le briciole. Il piano di finanziamento europeo Next Generation, che comprende il Recovery Fund, mette sul piatto cifre senza precedenti per l’Italia e, di conseguenza, rappresenta un’occasione storica senza eguali per la Sardegna”. E’ il Psd’Az di Porto Torres ad avanzare una proposta più che condivisibile e da fare propria da parte dei principali attori del territorio.
“Il tempo che ci separa dalla scadenza di fine aprile, entro la quale gli stati membri dovranno presentare i rispettivi piani di rilancio alla Commissione europea, è molto breve. Ad oggi, nelle sedi istituzionali del nord-ovest ( comuni dell’area vasta e provincia ) non si è ancora discusso dei progetti da presentare alla regione per rilanciare i siti produttivi del nord-ovest, soprattutto non si è discusso di progetti sull’industria 4.0 sulla quale si gioca la grande partita dei finanziamenti europei. Il Recovery Plan rappresenta un salto di qualità nella risposta europea alla crisi provocata dalla pandemia e dobbiamo sfruttare questa occasione storica per rimettere in moto l’economia del nostro territorio, disegnare un nuovo modello di sviluppo per creare un contesto nel quale le imprese, in particolare le più piccole, possano crescere e trovare nuove opportunità di valorizzazione delle produzioni che fanno leva su qualità, identità e unicità”.
“Dobbiamo mettere al centro della politica del nord-ovest il bene delle nuove generazioni che rischiano di lasciare per sempre la nostra terra, attraverso l’istituzione di una cabina di regia permanente tra Provincia, comuni, consorzi e parti sociali. Dobbiamo evitare di ripetere errori commessi in passato disperdendo le risorse in tanti rivoli senza capitalizzarne i benefici. Il Recovery Plan non deve essere una sommatoria di idee e progetti pasticciati e scollegati dalle realtà locali, ma la traduzione di una visione condivisa per il rilancio del territorio”.