OLBIA – Ennesimo arresto di un corriere “ovulatore” effettuato dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Sassari nell’ambito dei controlli mirati al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti nelle aree portuali e aeroportuali della provincia, ulteriormente intensificati in concomitanza delle attività volte alla verifica del rispetto della normativa per il contenimento della pandemia da COVID-19. In particolare, spiegano i finanzieri del Gruppo Olbia in servizio presso il Porto Isola Bianca hanno fermato per un controllo un ventitreenne, cittadino nigeriano residente a Padova, che si era imbarcato sulla nave inizialmente diretta a Porto Torres e poi costretta ad attraccare al porto di gallurese a causa delle condizioni meteo marine avverse. Nonostante l’evidente segnalazione di Ether e Betty, rispettivamente un giovane pastore tedesco ed un malinois addestrati per la ricerca di droghe, e l’esito negativo una prima perquisizione personale, lo strano atteggiamento del giovane ed alcune anomalie dei suoi documenti spingevano i militari a condurre ulteriori accertamenti Comando Provinciale di Sassari presso l’ospedale di Olbia, dove le radiografie permettevano di individuare venti “corpi estranei” ingeriti dall’uomo.
Gli ovuli sono poi risultati contenere complessivamente 220 grammi eroina di altissima qualità che una volta tagliata ed immessa sul mercato avrebbe potuto fruttare oltre 50.000 euro. Al termine delle attività, il giovane è stato arrestato per traffico di stupefacenti e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Tempio Pausania, che ne ha disposto il trasferimento presso il carcere di Bancali. L’operazione è stata portata a termine anche grazie all’esperienza ed all’intuito dei conduttori cinofili, doti fondamentali per la scoperta dei corrieri che trasportano sostanze stupefacenti all’interno del proprio corpo.