ALGHERO – Negli scorsi giorni, in modalità remota, è iniziato M.E.M.O in Rete – Metodo, Esperienze, Mission, Obiettivi del Parco di Porto Conte e dell’AMP Capo Caccia – Isola Piana, progetto proposto e coordinato dal CEAS Porto Conte – Centro di Educazione all’Ambiente e alla Sostenibilità del Parco di Porto Conte e dell’Area Marina Protetta Capo Caccia – Isola Piana.
Un ciclo di incontri, rivolti all’Università delle Tre Età, per condividere esperienze passate, presenti e future in ambito di tutela, gestione, ricerca scientifica, promozione del territorio, fruizione sociale, sensibilizzazione ed educazione ambientale. Ad aprire la serie di incontri la dott.ssa Antonella Derriu, referente del CEAS Porto Conte, con un video sulle peculiarità del Parco e dell’AMP per ricordare le meraviglie del territorio protetto, incuriosire, stimolare il desiderio di esplorare ambienti affascinanti e poco conosciuti. La referente del CEAS Porto Conte ha poi illustrato insieme alla presidente dell’U.T.E., la dottoressa Marisa Castellini, il progetto MEMO in rete che si pone l’ambizioso obiettivo di favorire relazioni aperte, di stimolare un naturale e costruttivo coinvolgimento di tutti quelli che vivono, lavorano, per l’ambiente e nell’ambiente, perché possano contribuire alla tutela e valorizzazione di un bene di tutti, quale è il Parco di Porto Conte e l’AMP Capo Caccia-Isola Piana.
Si è quindi entrati nel vivo dell’incontro con “Pre-occupiamoci della nostra storia: un esempio di cittadinanza attiva”, un’esperienza che coinvolge tutti i cittadini e ha come partner la stessa UTE, il Comune di Alghero, la Fondazione Alghero, la Soprintendenza di Sassari, l’Università di Sassari, l’Istituto d’Istruzione Superiore “E. Fermi”, l’Associazione Itinerandia, nella tutela, recupero e valorizzazione del sito archeologico Villa romana di Sant’Imbenia. “Pre-occupiamoci della nostra storia”, finanziato dall’Assessorato Ambiente della Regione Sardegna, è un esempio di come sia fondamentale l’approccio partecipativo, “fare sistema”, attivare una rete di attori locali per perseguire la finalità di tutela e valorizzazione dei beni comuni.
Tre gli incontri in agenda fino a maggio prossimo: al primo, già svoltosi, come sopra riferito, “Pre-occupiamoci della nostra storia: un esempio di cittadinanza attiva”, seguiranno “Capo Caccia per i piccoli grandi volatori del mare: nodo fondamentale della rete transfrontaliera delle aree protette mediterranee” e “Non lasciamo che bruci: le scintille possono accendere grandi idee o grandi disastri”. In particolare il secondo incontro coordinato dal CEAS Porto Conte, si terrà in video conferenza lunedì 19 aprile p.v., e avrà come relatori il dottor David Pala del Parco di Porto Conte e il dottor Jacopo G. Cecere dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), referente del protocollo d’intesa per lo svolgimento di attività di comune interesse in materia ambientale e naturalistica fra Parco e ISPRA che, nell’ambito delle rispettive competenze, adottano una strategia condivisa.