ALGHERO – E’ come trovarsi davanti ad una bellissima villa sul mare completamente abbandonata e sporca. Tutti vedono le potenzialità di un luogo che potrebbe ospitare personalità di alto livello, produrre posti di lavoro e soprattutto offrire decoro e, invece, è paragonabile ad un tugurio. Questa è la condizione del porto di Alghero. Al netto di qualche piccola eccezione, è facile imbattersi in condizioni come quelle rappresentante dalle foto del servizio. Situazione già evidenziata pochi giorni fa anche nel molo di sopraflutto.
Neanche fossimo in uno dei tanti grigi e cupi approdi industriali sparsi per lo Stivale. Rifiuti di ogni genere che, spinti dalle correnti, si ammucchiano tra le banchine Dogana e Sanità, proprio a due passi dal salotto buono della città e sotto i bastioni. Uno dei luoghi di maggiore transito di algheresi e turisti (quando ci sono). Dunque invece di trovarsi davanti delle belle imbarcazioni, magari anche qualche yacht ed elegante barca a vela, assistiamo ad uno sconcio ambientale vergognoso.
Al netto delle responsabilità delle persone incivili che gettano questo materiale in mare, fino a prova contraria esistono organismi e isitituzioni, pubbliche e private, che dovrebbero occuparsi anche della pulizia dello specchio acqueo interno all’approdo. Ma, ovviamente, visto anche il regime di proroga in cui ci troviamo riguardo il servizio di igiene urbana pensare anche al mare, e in particolare al suo potenzialmente straordinaro porto, forse risulta quasi un’utopia. Del resto Alghero è un noto paese montano.
Nella foto l’angolo tra le banchine Sanità e Dogana
S.I.
Le foto riguardo la sporcizia nello specchio acqueo del porto: