“Riferendomi alle nota stampa pubblicate subito dopo la chiusura della VI commissione per mancanza del numero legale a causa della mia assenza, quale componente di riferimento del gruppo misto, mi è d’obbligo effettuare alcune considerazioni. Ricordo ai colleghi della maggioranza che e’ in essere una crisi politica che perdura ormai da troppo tempo e rispetto alla quale e’ necessaria una presa di posizione netta, definitiva e pubblica da parte di tutti. Questo significa giocare a “carte scoperte”, senza se, senza ma, senza forse! Cosi’ come in maniera chiara onestà e rispettosa verso il sindaco e sopratutto la citta’, si vuole fare con queste poche righe. I nostri concittadini, cari colleghi, capiscono molto bene quale sia la situazione politica ad Alghero. È nel rispetto della loro volontà che intendiamo agire. Volontà che ci ha indicato al governo della città. A tutti noi. E, così come dovrebbe essere, con pari doveri, diritti, prerogative e strumenti per esercitare al meglio il nostro mandato. Ad oggi, passati ormai 2 anni (!), ogni gruppo consiliare (ma non tutti!!) ha a disposizione tali strumenti. In un sistema democratico la partecipazione della collettività al governo della città è esercitata attraverso il meccanismo della rappresentanza. Ma forse è più chiaro così i cittadini hanno scelto un allenatore ( il sindaco) e 15 giocatori (I consiglieri). Non 13 giocatori e 2 riserve! E, paradossalmente, oggi accade che se si perde una partita si cerca di dare la responsabilità a chi non ha giocato neanche un minuto! Questo non è più accettabile! O, per essere ancora più chiari davanti alla città, basta fare gli “alza paletta”! Siamo stati eletti per governare, che e’ cosa diversa. Basta attacchi ingrati e immeritati. Che la città sappia! Un grido, un incitamento alla lealtà, alla condivisione e soprattutto alla chiarezza, nel rispetto della volontà popolare e delle aspettative rispetto al particolare momento storico. Nessuno sgambetto o ricatto al sindaco che, anzi, siamo certi ben comprende e apprezzerà la nostra lealtà nell’esprimere senza nasconderci, pubblicamente davanti al popolo che ci ha eletto. Solo la necessità di un improrogabile, definitivo chiarimento rispetto al ruolo dei consiglieri e del consiglio comunale che, ricordo e’ e rimane il massimo organo istituzionale.”
Giovanni Monti e Monica Pulina