ALGHERO – In questi giorni è ritornato sulle prime pagine dei media locali il tema della riqualificazione dell’area dell’ex-stadio Mariotti. Glorioso campo di calcio che ha ospitato, fino qualche anno fa, le sfide di Alghero e Fertilia. Anni in cui le tribune erano affollate e tanti giovani avevano altre distrazioni, più sane e più aggregative, rispetto ai tempi recenti. E questo grazie alla pervicacia di alcuni imprenditori che, insieme alle Amministrazioni pubbliche, riuscirono a costruire delle importanti realtà sportive e sociali che, come detto, richiamavano decine di giovani, nelle varie categorie, e centinaia di sostenitori nei weekend.
“C’era una volta il calcio”, pagina attiva su facebook ricorda, con foto e aneddoti, quegli anni. Uno sguardo rivolto al passato che, però, pare, in queste settimane, ritornare ad essere proiettato verso il presente e il futuro. Sarebbe anche ora, vista la condizione di un’area di estremo pregio, non solo storico, ma anche logistico ed economico che, se riqualificata al meglio, potrebbe ridare lustro non solo al primo sport nazionale, anche ad altri e creare pure diversi posti di lavoro.
Pgs Nord Sardegna, Sport Travel & More, Scuola calcio Nettuno e Scuola Addestramento Pallacanestro Alghero hanno avanzato, in questi giorni, la loro proposta. Un gruppo di persone, tra cui Francesco Pepe, che dalle parole vogliano passare ai fatti. Un progetto che ha (ri)aperto il dibattito in città e che ha visto emergere anche altre idee progettuali già presentate alle varie amministrazioni. “Nessuna gara con nessuno, ma è giusto ricordare che, anche nel recente passato, non sono mancati i contributi in termini di idee, e non solo, da parte di altri privati che sarebbero sempre pronti ad intervenire”. A ricordarlo è Graziano Camboni, architetto e noto imprenditore algherese, che, da studente in Architettura, alla Sapienza di Roma, presentò per la sua tesi proprio un progetto di riqualificazione di quell’area del Mariotti.
“L’obiettivo era quello di unire la tecnologia alla natura, il funzionamento all’estetica, l’utilizzo al piacere di stare insieme”, recita il documento. Un luogo di aggregazione, comprendente anche gli spazi attigui, sempre comunali, con al centro, ovviamente, lo sport e anche la creazione di nuovi spazi per diverse attività (tra cui anche una piscina al coperto). “Un progetto sicuramente ambizioso, ma fattibile visto anche l’interesse che come gruppo imprenditoriale abbiamo dimostrato più volte per interventi del genere che possono ridare lustro ad una porzione nevralgica di Alghero”, commenta Camboni. Non è tutto qui, infatti, si spera che l’obiettivo (agognato) di chiunque vada a realizzare il progetto di riqualificazione di quell’area sia pure quello di far rinascere il calcio (e in generale lo sport) in città tramite la definizione di un nuovo asset societario dedicato al pallone. “Noi abbiamo già dimostrato di essere vicini allo sport ritenendola un’attività indispensabile anche per le sue ricadute positive sociali e pure occupazionali”, chiude l’imprenditore algherese.
Nella foto la tesi e lo studio di Graziano Camboni sull’area del Mariotti