ALGHERO – Il momento è il più delicato di sempre. Almeno dal dopo-Guerra ad oggi. L’occasione per la Sardegna, e ancora di più per il Nord-Ovest, è unica. Perderla, significherebbe abdicare alla possibilità di risolvere problematiche ataviche e anche più recenti legate, per la maggior parte, all’assenza di trasporti adeguati, servizi moderni e nuove azioni imprenditoriali (pubbliche e private) che possono attivare l’asfittico comparto del lavoro. Anche per questo Enrico Daga, già consigliere comunale e dirigente del Partito Democratico, ha deciso di rimettersi in moto con la sigla nazionale di rappresentanza Confesercenti. Ricoprendo un ruolo apicale di guida del Nord Sardegna ha raccolto tale sfida con l’obiettivo di fungere da “stimolo” le varie amministrazioni.
Diversi i progetti sul tavolo e sostenuti (da tempo) da Daga tra cui l’agognata definizione della metro di superficie. Ma basterebbe fare un passo indietro (per farne qualcuno avanti) e riuscire almeno a far decollare l’attesa illuminazione nelle strade che collegano l’Aeroporto internazionale di Alghero che, nel frattempo, vede l’Ufficio informazioni chiuso da tempo e pure l’impossibilità, come segnalato da alcuni passeggeri, di comprare pure i giornali. Insomma, c’è sempre tanto da fare, ma, come riporta anche Daga, “è finita l’ora delle parole, o si agisce oppure sarà complicato uscire da questo pantano”.