ALGHERO – E’ stato colui che ha inventato l’assessorato al Turismo, ma non solo. Festivalguer (con l’intelligente e lungimirante utilizzo della parte esterna del Palazzo dei Congressi), Cap d’Any, sviluppo del Porto, apertura verso le capitali dell’Est Europa, recupero e assegnazione vicina per il Caval Mari, studio sui flussi turistici assegnato all’Università, Convention bureau e tanto altro. Questo è Antonio Costantino. Ad oggi possono parere pure esagerate le lodi per lui, ma non è così. Perchè è oggettivo che, grazie anche a lui, Alghero, in quegli anni (fine ’90 primi 2000), è andata molto avanti. Forse, pure troppo. Facendo aumentare auspici e desideri per questo territorio.
“Molte delle cose avanzante in quegli anni sono ancora in itinere e altre cancellate e questo mi duole molto, visto che sono innamorato di questa città e voglio che sia sempre più attraente e attrattiva, invece purtroppo, per certi versi, nonostante le presenze siano sempre importanti, non è così”, afferma Costantino e continua “la nostra volontà di elevare il livello di coloro che potevano scegliere Alghero non era un’idea balzana, certo è che si sarebbe dovuto proseguire in un percorso virtuoso legato alle attrazioni, servizi e tanto altro che non mi sembra sia avvenuto”.
Tra il serio e il faceto nasce spontaneo chiedergli se vorrebbe ritornare a fare politica. “Da tempo ricopro un importante ruolo nella Camera di Commercio Italo – Ceca, d’altra parte non nascondo che, vedendo che tante mie progettualità sono ancora considerate virtuose e pioneristiche, potrebbe interessarmi nuovamente essere presente, non so in quale veste, ma con l’obiettivo di essere a disposizione di questa splendida città, a patto, però, di essere veramente ascoltato, altrimenti ho altro da fare”. E per chiudere una sorta di appello: “Alghero, grazie anche ai suoi giovani (in realtà si parla dei 40/50enni ndr), o comunque non più solo agli over 60, deve ritornare a programmare per i prossimi 20 anni, sognare una città sempre migliore e che sia nuovamente il faro di certi settori, come ad esempio (non a caso ndr) il Turismo”.