ALGHERO – “Da giorni rimandava una scelta e, seppure fosse grande la tentazione di restare ancora immobile, per evitare di innervosire, ulteriormente, Forza Italia in vista della votazione del Rendiconto, Conoci ha, finalmente, fatto la sua mossa. Una mossa da illusionista che lascia a bocca aperta tutti, forse anche Giorgia Meloni e il suo partito.
La solita decisione a metà di un sindaco incapace di una vera assunzione di responsabilità, sempre più preoccupato di non farsi vedere, di essere meno autorevole possibile, che di esercitare il proprio ruolo.
Da provetto cerchiobottista, più erede di Gava che di Lussu, Conoci non sceglie; ritira le deleghe all’assessore per lesa maestà, ma non va fino in fondo, l’assessore resta in carica e può partecipare alla giunta.
Per la prima volta nella storia Alghero avrà, così, un assessore, ma senza deleghe, e non avrà un delegato al turismo nel pieno della stagione turistica.
Questa, dunque, la scelta a cui Conoci è giunto dopo essersi scervellato per giorni, nel tentativo di trovare una decisione il più simile possibile a un trucco da abile prestigiatore: lasciare Di Gangi assessore, ma togliendogli le deleghe. C’è, ma non c’è.
Una sorta di sospensione senza obbligo di frequenza, Di Gangi resta assessore, deve frequentare, va in giunta, vota, prende l’indennità, ma non ha alcuna delega.
L’ennesima buffonata in salsa conociana, insomma; dopo che già si era inventato l’assessorato alla Lega senza consiglieri, ora il primo cittadino tira fuori dal cilindro la grande idea dell’assessorato a Fratelli d’Italia senza deleghe.
Alghero, da sempre raccontata come un laboratorio politico, adesso con Conoci può così raggiungere livelli narrativi di stampo calviniano, con un assessore dimezzato ed un sindaco inesistente.
Non scomodiamo Ponzio Pilato, questa è roba da David Copperfield”.