CAGLIARI – Nonostante la pandemia ancora in corso, la Stagione Estiva 2021 è stata per la Sardegna quella del rilancio, e ha registrato un forte incremento di presenze rispetto alla Stagione 2020, con numeri che si avvicinano significativamente a quelli del 2019, ultimo anno dell’era pre-covid. Ma, nonostante i risultati lusinghieri raggiunti, il momento storico insegna che per potere affrontare le nuove sfide globali, è necessario ripensare il modo di fare turismo che non può prescindere da un’offerta diversificata e capace di attrarre quel sempre più vasto bacino di persone, attirate da un diverso modo di viaggiare, fatto di destinazioni e modelli di ospitalità alternativi, di destagionalizzazione dei flussi e di una diversa interazione tra le persone.
Lo ha detto l’assessore regionale al turismo Gianni Chessa, intervenendo ad una tavola rotonda con rappresentanti delle Istituzioni e imprenditori del settore alla presenza del Ministro Massimo Garavaglia.
La politica, ha detto l’assessore Chessa, deve essere in grado di creare le condizioni affinchè possa innescarsi un circolo virtuoso nel quale la domanda stimoli un’offerta sempre più variegata e di qualità, che a sua volta incentivi una crescita della domanda iniziale. Da qui nasce l’intuizione di questo Assessorato che, ha detto Chessa, consapevole della forza di aggregazione dello Sport e della qualità dei valori di cui esso si fa portatore, ha individuato nelle grandi Manifestazioni Sportive un potente strumento di promozione del territorio, in grado di prolungare la stagione turistica e di rafforzare l’immagine di una Sardegna sicura ed accogliente 365 giorni l’anno. Ecco quindi il progetto denominato “Isola dello Sport” che, nel primo anno della ripresa Post Covid, ha permesso di ospitare eventi di assoluto rilievo mondiale dislocati sull’intero territorio Regionale, dalla pallavolo al padel, dal motocross alle arti marziali, dal tennis alla vela, fino al triathlon ed al biliardo. Oltre 11 milioni di Euro messi in campo, che hanno creato nell’immediato un indotto stimato nella misura del 300% del capitale investito e che porteranno dei benefici nel medio e lungo periodo, grazie alle testimonianze di atleti e addetti ai lavori ed alle visualizzazioni ed interazioni web in ogni angolo del pianeta. Una scommessa vinta, un format replicabile in diversi ambiti, come già sperimentato con un altro significativo progetto, “Sardegna Isola Megalitica” che, realizzato in collaborazione con le migliori istituzioni museali europee oltre che con l’Hermitage di San Pietroburgo, ha dato vita ad un percorso itinerante nel quale la Sardegna ha dapprima ospitato i più significativi reperti del neolitico provenienti da tutta Europa, per poi mostrarsi a sua volta e farsi conoscere, con i suoi tesori, nelle sale di Berlino, Napoli, Salonicco e San Pietroburgo. Un percorso di grande successo (come dimostrato dalle oltre 75.000 presenze registrate nei 3 mesi della mostra nel solo museo di Berlino) che andrà a concludersi a fine 2022 e dal quale ci si aspetta importanti ricadute in termini di promozione e presenze sul territorio.
“Isola dello Sport” e “Sardegna Isola Megalitica”, ha detto ancora l’assessore Chessa, sono state esperienze diverse e vincenti che, in attesa del varo dei nuovi progetti in cantiere, tracciano una nuova via, quella di un turismo di settore il quale, affiancandosi dai modelli consolidati e valorizzando le peculiarità di ciascun singolo territorio, possa significativamente allungare la stagione, garantendo la continuità dei flussi e creando economie diffuse e consolidate