OLBIA – Eletti in Sardegna 97 sindaci. Fra i comuni maggiori, che superano i 15mila abitanti, è pareggio tra Centrodestra e Centrosinistra: Nizzi si conferma a Olbia, mentre Carbonia va a Morittu. Nel primo caso è chiara la “resistenza”, nonostante alcune previsioni contrarie, dell’alleanza classica di Centrodestra con l’eccezione di Fratelli d’Italia (questione piuttosto particolare e che non potrà che avere strascichi polemici). Anche nel secondo caso non mancheranno le analisi, corrette, che mettono in luce una particolarità (piuttosto importante) ovvero che i partiti che guidano la Regione (Udc e Psd’Az) erano, di fatto, presenti, come liste civiche a sostegno del candidato (vittorioso) del Partito Democratico e già dirigente dem Morittu.
Insomma un esito del voto che offre diversi spunti: da una parte Olbia si conferma roccaforte nizziana e del Centrodestra che viene premiato vista anche l’evidente crescita di questi anni, dall’altra parte, secondo alcuni, siamo davanti, a Carbonia (Sulcis-Iglesiente spesso laboratorio politico isolano), a quello che si definirà nello schema regionale. Ovvero un’aggregazione Centrista, Civica con un Pd a matrice riformista e non conservatrice dove non c’è spazio per un alleanza con 5 Stelle (partito che in generale in Sardegna è andato male, non bene neanche la Lega). Se non entro questa legislatura, quasi certamente con la fine di essa dove “rumors” danno verso il Pd sia l’Udc che il Psd’Az e per taluni anche porzioni di Forza Italia. Ma, per questi ragionamenti, manca ancora diverso tempo. E intanto, tra i centri minori, Toni Faedda, di area Centrodestra, viene riconfermato Sindaco a Olmedo