ALGHERO – Incontro del Pd algherese, ieri pomeriggio, sulla legge di stabilità. Ovvero la vecchia finanziaria. A snocciolare dati e voci il senatore Silvio Lai supportato anche dai segretari Mario Salis e Giampiero Cordedda. Da politico di razza Lai ha reso una materia apparentemente noiosa e poco interessante in avvicente e utile a comprendere anche le dinamiche locali in materia di fiscalità. Per questo dal pubblico sono state fatte diverse domande pertinenti per comprendere le intezioni del Governo.
Ma, inutile nascoderlo, a tenere banco nella riunione di ieri è stato il ritorno in via Mazzini del sindaco Mario Buno. Accompagnato da alcuni consiglieri e assessori, il Primo Cittadino è ritornato nella sede che, alle scorse elezioni, lo ha visto contrapposto e anche nel percorso interno al Pd c’è stata sempre una certa “concorrenza” con la sede di via Brigata Sassari. Ma il passato è passato. Ieri, a parere di molti, è stato il suggello del percorso di queste settimane che abbiamo raccontanto in ogni risvolto. E a dire il vero il clima, a parte taluno che a prescindere è sempre fuori contesto, è parso molto disteso. Chiacchiere, pacche sulle spalle e sorrisi. Soprattutto, com’era lecito attendersi, tra il consigliere “colomba” Pirisi e lo stesso Bruno, ma in generale, ripetiamo, il contesto è parso privo di tensioni. In prima fila Enrico Daga e gli altri componenti della segreteria locale. E ciò, a margine dell’incontro, ha ovviamente dato vita al “toto-trattativa”.
Alcuni sono pronti a giurare che ci sarà una fine lieta. Ovvero che dem algheresi entreranno in maggioranza, per altri questa ipotesi è totalmente da scartare. Certamente quella che è stata definita, forse in maniera azzardata, “telenovela”, adesso ha tutti i contorni per esserlo ed è anche interessante comprendere come andrà a finire. Ma se tali questioni appassionano gli addetti ai lavori, poco o niente interessano agli algheresi che si trovano a far fronte ancora con gli effetti di una crisi devastante e dove la luce in fondo al tunnel non si vede ancora.
Oltre ai due racconti principali: illustrazione della finanziaria dal senatore Lai, la “telenovela Pd-Bruno, ieri sera c’è stata una particolarità: la presenza di importanti rappresentanti del centrodestra algherese e in generale delle Giunte Tedde. Tra questi gli ex-assessori Ennio Ballarini e Giancarlo Spirito. In aggiunta anche i rappresentanti dei Riformatori Nicola Salvio e Alessandro Balzani. Tra il pubblico anche il presidente della Secal Salvartore Marino e l’ex-deputato Francesco Carboni. Ciò a dimostrare quanto le barriere politiche, in un momento disastroso come questo, siano solo degli stupidi steccati che rischiano di affondere il territorio in maniera definitiva. Il timone, oggi, deve essere solo ed esclusivamente la capacità amministrativa e basta. Del resto a Roma il presidente Renzi (segretario nazionale del Partito Democratico) governa grazie ai voti di Verdini e Alfano. Non proprio due figlie di Botteghe Oscure.
Alcune foto dell’incontro di ieri:
Nella foto Bruno mentre interviene durante l’incontro (frame gentilmente concesso da Telemax)
S.I.