ALGHERO – “Bene il recupero mediante restauro dell’esistente all’interno del perimetro del Parco. Quanto recuperato andrebbe però esclusivamente utilizzato per attività di protezione, studio, conservazione e valorizzazione agricola del territorio, in stretta correlazione con i fini istituzionali del Parco stesso.
La proposta unitaria delle borgate resta sempre la stessa, come all’origine dell’istituzione del Parco: che siano le borgate stesse le location per la realizzazione dei servizi a Porto Conte, compresi quelli legati a turismo e ospitalità. Soluzione naturalmente ovvia ma a quanto pare non condivisa dai vertici politici locali.
Di immobili nelle borgate da ristrutturare a fini turistici ce ne sono parecchi. La classe politica algherese prima di adoperarsi al cambio di destinazione d’uso dell’immobile a Porticciolo dovrebbe assolutamente pensare ad approvare il Piano del Parco, in accordo con le aree contigue dei territori interessati. Non bastano 20 anni di attesa? Fare le capriole, collegando gli interventi al Piano di Bonifica, fortemente voluto dalle Borgate unite, pare quantomeno azzardato, visto che questo nasce a sostegno dell’attività agricola. Chiediamo alla politica una task force per rivedere e approvare entro il prossimo giugno un Piano del Parco aderente alle esigenze della natura e del territorio”.
Tonina Desogos – Presidente Comitato di Borgata di Maristella