ALGHERO – “Il modo di vedere e pensare la politica cambia traiettoria di continuo attraverso infiniti percorsi non sempre tracciati dalla volontà dei singoli o dalle preferenze del popolo, una però cosa nel tempo è cambiata, è maturata la consapevolezza che la partecipazione attiva delle donne in politica sia necessaria diventando ormai una risorsa alla quale non è più possibile prescindere. Oggi più che in altri periodi storici le donne sono riuscite a raggiungere posizioni di rilievo in politica affermandosi con capacità indiscussa anche ai massimi vertici di governo, rimane però ancora molto difficile che si pensi ad una figura apicale come quella di un capo di stato al femminile. Bene è proprio in questa occasione dove gli italiani sono chiamati attraverso i grandi elettori loro rappresentanti, ad esprimere il voto per scegliere il nuovo Presidente della Repubblica che bisogna fermarsi a riflettere, non è un obbligo che debba essere sempre un uomo quello da eleggere. Pensiamo ad un futuro più equilibrato dove per la prima volta l’Italia si senta libera di poter cambiare e di preferire in maniera moderna, mettendo da parte le vecchie consuetudini per mandare un segnale di cambiamento a livello internazionale. In questa occasione lancio un appello ai nostri delegati regionali che possano vedere oltre i soliti schemi e lo faccio rivolgendolo anche a tutti quelli delle altre regioni, per lo più uomini, in quanto anche per ricoprire questo ruolo siano state delegate soltanto 4 donne, una dalla Campania, una dall’Abruzzo, una dall’Umbria ed una dalla Puglia. Facciamo una riflessione, siamo proprio sicuri che i nomi ormai dati per certi siano gli unici che possano essere spesi con la consapevolezza di aver fatto una cosa buona per il nostro futuro, forse si può ancora guardare dall’altra parte e pensare che sia arrivato il momento di spingersi più in là, una Presidentessa della Repubblica un’italiana per l’Italia, può essere la svolta verso l’Italia che tutti ci aspettiamo. Il nostro paese ha necessità di slanci propositivi e di una stagione tutta nuova dallo scenario politico che dia linfa vitale e prepari il terreno alle giovani generazioni ormai distratte e disilluse dalle nebbie di un processo legislativo sempre più ingessato e fermo su problematiche mai risolte, ma soltanto riparate con soccorsi dell’ultima ora. Siamo consapevoli che non sia questa l’occasione per affrontare argomenti specifici, vogliamo quindi esclusivamente soffermarci sulla proposta, sull’affermazione della nuova idea del nuovo modo di vedere la realtà, facciamo un passo avanti iniziamo cambiando genere, una volta a ciascuno non fa male a nessuno”.
Monica Chessa, responsabile regionale pari opportunità (Lega)