ALGHERO – Inaugura sabato 5 febbraio alle 11:00, nello spazio espositivo dell’atelier di via Carlo Alberto 86, Bagagli in sospeso – Ausstehendes Gepäck. Ebrei in transito dall’Idroscalo di Porto Conte, una mostra a cura di Massimiliano Fois promossa dal Comune di Alghero e dalla Fondazione Alghero in occasione delle celebrazioni per la Giornata della Memoria. L’esposizione, già ospitata a dicembre da Valentina Piredda-Sardinia nella Galleria CULT di Alghero, aveva riscosso grande attenzione e desiderio di approfondimento da parte del pubblico e aveva avuto l’onore di suscitare l’interesse della Senatrice Liliana Segre. Bagagli in sospeso ripercorre infatti una storia ancora sconosciuta ai più e testimonia una solidarietà umana che anche in Sardegna, ad Alghero, ha sfidato il tempo e i regimi regalando un po’ di luce al periodo buio del ventennio fascista. Si parte dal ritrovamento di una cassa da viaggio degli anni Trenta del Novecento contenente alcuni indumenti appartenuti presumibilmente a una famiglia ebrea, tra cui un cappottino sui cui bottoni è stata ricamata la Stella di David.
Questo bagaglio ha riposato per anni in una cantina del centro storico di Alghero, poi nella stalla di un cavallo in campagna. Della famiglia a cui è appartenuto non si conosce niente: è riuscita comunque a scappare, di fretta e senza poter recuperare la cassa? Questa scoperta si intreccia con i racconti del personale che faceva capo all’Idroscalo di Porto Conte e avvalora la tesi secondo cui, alla fine degli anni Trenta, alcuni voli avrebbero dato la possibilità a famiglie di origine ebrea di fuggire dalle persecuzioni naziste. Si trattava perlopiù di gruppi di persone provenienti da Budapest e Vienna con transito a Roma che, dopo un’indispensabile tappa sarda nell’Idroscalo di Porto Conte, raggiungevano Barcellona per poi approdare in Sud America dal Portogallo con i Clipper transoceanici della Pan American.
Il recupero della cassa ha motivato lo studioso Massimiliano Fois e l’artista e curatrice Valentina Piredda-Sardinia ad approfondire le ricerche sui bagagli riconducibili a famiglie ebree in transito, bagagli “in sospeso”, appunto, poiché destinati a essere recuperati durante una tappa della fuga dalle persecuzioni naziste e che potrebbero ancora giacere dimenticati nel territorio di Alghero. La mostra sarà visitabile il venerdì dalle 16:30 alle 19:30 e il sabato dalle 11:00 alle 13:00 e dalle 16:30 alle 19:30, oppure su prenotazione contattando il numero +39 329 56 58 813 o inviando una email all’indirizzo max_fois@yahoo.it. L’esposizione si sviluppa nell’ambito del progetto AUSTRIAMENTIS 2021, realizzato in collaborazione con il Forum Austriaco di Cultura di Roma/Ministero Austriaco Degli Affari Esteri; il Parco Naturale Regionale di Porto Conte; il M.A.S.E. Museo Antoine de SaintExupéry Alghero; la Società Operaia Mutuo Soccorso Alghero; il Museo Casa Manno Alghero; l’Ass. Fondo VP-Sardinia; l’Ass. Salpare/Roma, il Comune di Alghero e la Fondazione Alghero.