ALGHERO – “Ci meraviglia e non poco il voto in Consiglio Comunale espresso dalle destre, che si scoprono attente alle norme e alla loro formalistica applicazione salvo poi, per bocca del loro Leader Marco Tedde, promettere grazia e perdono, concessioni che rispediamo cortesemente al mittente. E’ al quanto cururioso però notare che, nonostante l’ esplicita richiesta di prendere una posizione chiara a favore della “democrazia e dei più banali principi di libertà”, il leader massimo eviti di fornire una risposta chiara elencando, in un primo momento, una serie di eventi per poi offrire un parere legale ricorrendo al condizionale affermando che ci sarebbero le condizioni che “verosimilmente condurrebbero all’espulsione della Consigliere per incompatibilità”; il condizionale infatti poco si addice ad un attuale consulente della regione Sardegna che ad oggi ricopre un incarico lautamente stipendiato con più di 400.000 Euro nel quinquennio. A questo punto non possiamo che augurarci che, nell’espletamento del suo incarico, l’avvocato Tedde esprima opinioni basate su studi più approfonditi perchè, altrimenti, i soldi pubblici percepiti in cambio di un “condizionale” sarebbero davvero mal spesi.
Vogliamo anche ribadire, a beneficio dell’ex sindaco Marco Tedde, che il Movimento 5 Stelle ha votato in consiglio comunale per l’avvio del procedimento contro la propria rappresentante, nel segno della coerenza, in quanto non temiamo il Diritto in tutte le sue forme e manifestazioni, ben consapevoli delle ragioni che hanno indotto la consigliera Alivesi a sottoscrivere un ricorso nell’interesse della comunità. Marco Tedde può stare tranquillo perchè noi, a differenza di chi del “Tanto al chilo” ne ha fatto una sua ragione di vita, ci presenteremo dignitosamente in Consiglio Comunale e, nel caso, in Tribunale.
Vogliamo invece complimentarci pubblicamente con il PD che, attraverso il suo unico consigliere Mimmo Pirisi, ha compreso il punto politico della questione. Non siamo alla ricerca della grazia, non vogliamo il “perdono”, non siamo casta, come qualcuno ieri ha voluto far credere con il proprio comunicato. Piuttosto ci fa riflette il comportamento ondivago del CSX che pubblicamente sostiene di non essere in condizione di decidere in quanto privo di documentazione e poi si presenta in consiglio comunale e, piuttosto che richiedere un rinvio o astenersi in attesa di ricevere i documenti utili, vota a favore dell’inizio del procedimento convergendo con le destre.
Vorremmo dunque ricordare che votare in opposizione al CDX in consiglio avrebbe segnato la vera differenza del CSX e di tutto il campo progressista esaltando quei principi di libertà e democrazia, diventandone portavoce. Se si fosse colto il punto politico della questione la contestazione formale della incompatibilità sarebbe passata con i voti delle destre e insieme avremmo potuto vincere, nel merito e nella sostanza, questa battaglia a difesa del territorio, perché è il territorio con la sua integrità che ci interessa, non i destini personali dei singoli consiglieri. Quanto accaduto, al contrario, manda un segnale sbagliato all’elettorato rafforzando l’opinione di quegli elettori che ancora oggi pensano che “la casta” non perda occasione, per proteggersi, di votare unita a prescindere dalle aree politiche di appartenenza. In conclusione vorremmo comunicare a tutti i consiglieri che ieri hanno votato a favore della contestazione formale di incompatibilità di adoperarsi a richiedere tutti i documenti inerenti la vicenda così da poter essere, con ragion di causa, consequenziali al voto di ieri. Noi intanto ci muoveremo in tutte le sedi opportune, che siano esse politiche o legali, per poter garantire, in futuro, democrazia e libertà a tutti i consiglieri comunali”.
Graziano Porcu/Roberto Ferrara (ex-consiglieri comunali 5 Stelle)