ALGHERO – Interdizione alla pesca nelle aree protette, le Commissioni Ambiente e Attività Produttive, insieme all’Ente Parco, disponibili a trovare delle soluzioni rispetto alle istanze provenienti dal comparto. Sul tavolo la proposta di utilizzo, come ristori, dei fondi regionali già destinati ai “ricciai” e non ancora erogati.
Negli scorsi giorni si è svolta nella sala conferenze di Casa Gioiosa, insieme ai vertici del Parco di Porto Conte, la Commissione congiunta (Area Marina Protetta Capo Caccia-Isola Piana e Attività Produttive). Obiettivo affrontare le problematiche connesse alle restrizioni alla pesca derivanti normative nazionali per le aree protette. I presidenti di commissione Christian Mulas e Monica Pulina con l’omologo dell’Azienda Speciale Raimondo Tilloca e il direttore Mariani Mariani, coadiuvati dal referente dell’Amp Alberto Ruju, con l’intervento anche dell’assessora Vaccaro e la partecipazione delle associazioni ambientaliste, hanno affrontato il tema alla presenza di una rappresentanza di pescatori. Gruppo di operatori che è stato ascoltato al fine di continuare a percorrere una strada utile a trovare delle soluzioni che possano accogliere, per quanto possibile, le istanze del comparto, già in difficoltà per il “caro carburante” e la diffusa crisi economica. E’ stato il Direttore Mariani, dopo non aver sottaciuto rispetto alle varie responsabilità che hanno condotto alla delicata situazione attuale e ciò in relazione ad un percorso di redazione del “Regolamento dell’Amp” che non è certo nato oggi, a mettere sul tavolo una possibile soluzione. “In Regione, vista la riapertura della pesca del riccio di mare, sono disponibili delle risorse che, a seguito dell’interessamento della politica, potrebbero essere dirottate per le aree protette in cui è stata interdetta la pesca e di conseguenza essere distribuite come ristori per gli operatori che dovranno sospendere la loro attività”, ha affermato il Direttore.
Proposta che ha trovato da subito accoglimento nelle parole dei presidenti Tilloca, Mulas e Pulina i quali hanno accolto, sempre positivamente, anche “l’apertura” dei pescatori che hanno condiviso, vista l’accertata condizione critica della fauna marina, lo stop alla pesca del polpo per tre anni. “Considerando che il regolamento dell’Amp ad oggi non può più essere modificato, riteniamo che quanto emerso dalla Commissione possa essere un importante passo avanti per andare incontro alle istanze dei pescatori, senza dimenticare che è prerogativa primaria dell’Ente Parco quella della tutela ambientale e dunque di massima severità nel contrastare atteggiamenti contrari a tale prerogativa”, così il Presidente Tilloca. La Commissione congiunta è stata aggiornata ad una prossima convocazione che sarà fissata entro 15 giorni.