ALGHERO ⊂ – “Piena disponibilità affinché i commissari Mulas e Pulina partecipino insieme al sottoscritto o alla collega preposta, un rappresentante dei pescatori, insieme al Direttore del Parco Mariani, ad un incontro urgente da chiedere all’ Assessora Gabriella Murgia ed ai tecnici regionali, al fine di fornire dettagli sull’ ipotesi proposta dalla Commissione e verificarne la fattibilità”, l’Assessore all’Ambiente Andrea Montis accoglie l’invito pervenuto nell’ultimo consiglio comunale dalla consigliera Monica Pulina. L’Assessore risponde alla richiesta senza per questo interferire su altri settori dell’Amministrazione sulla seguente proposta : verificare, presso gli uffici Regionali, la disponibilità di fondi in Regione da dedicare ad eventuali ristori /compensazioni a favore dei pescatori algheresi che risulterebbero danneggiati da una riduzione della pesca con nasse, in Area Marina Protetta, a seguito dell’ approvazione del Disciplinare/ Regolamento dell A. M. P.
“Tali fondi – precisa Montis – mi pare di aver capito, sarebbero da ricercare, cosi come ipotizzato dall’ ultima commissione consiliare congiunta (ambiente-sviluppo economico) tenutasi presso la sede del Parco, tra quelli Regionali originariamente destinati a ristoro del fermo della pesca del riccio, che ha poi ottenuto un rinvio ( solo un rinvio), ma che dal 15 del mese di Aprile sarà ferma per i prossimi tre anni, fatti salvi ulteriori ripensamenti. Non solo – aggiunge – si ritiene inoltre utile chiedere con forza che l’argomento in questione venga posto come primo punto urgente da discutere presso l’organo regionale massimo in materia, ossia il Comitato Tecnico Consultivo Regionale per la Pesca”.
Per l’assessore all’Ambiente sarà utile, affrontando l’argomento con il Comitato Tecnico Regionale, prender spunto anche da altre realtà e chiedere una verifica reale dello stato di sofferenza della specie del polpo (maggior bersaglio di pesca con le nasse) quale dato di partenza imprescindibile per qualsiasi misura gestionale da mettere in atto a 360 gradi. “Vi è poi la questione del rincaro del carburante – segnala – a tal proposito si avverte che Il decreto-legge 21 marzo 2022 n. 21 approvato dal Governo (pubblicato nella G.U. del 21.3.2022) ha lo scopo di contrastare gli effetti economici ed umanitari della crisi emersa con la guerra in Ucraina. Tra i provvedimenti vi è quello del Credito d’imposta per l’acquisto di carburante per la pesca”.
Alle imprese esercenti attività agricola e della pesca è riconosciuto un credito d’imposta pari al 20% della spesa sostenuta per l’acquisto di carburante effettuato nel primo trimestre del 2022. Il credito d’imposta è utilizzabile in compensazione ed è prevista la cedibilità dello stesso. “Poco – conclude Andrea Montis – ma un primo strumento a disposizione dei nostri pescatori. Credo che questa sia la strada e lo spirito giusto quantomeno per provare a trovare soluzioni”