ALGHERO – “Il T.A.R. della Sardegna, con l’ordinanza n. 95 del 14/04/2022 ha accolto l’istanza di sospensione degli effetti del provvedimento amministrativo con cui la Regione Sardegna, agli inizi di marzo, aveva vietato alla Società cooperativa “Il Quinto elemento” di proseguire l’attività di casa per ferie presso il “Rifugio di mare” di Punta Giglio. I giudici del Tribunale amministrativo hanno ritenuto, dunque, sussistenti gli elementi idonei a sospendere gli effetti dell’interdittiva regionale ravvisandoli nella ragionevole probabilità di accoglimento del ricorso nel merito nonché nel pericolo che, nelle more della definizione del giudizio (tenuto conto dell’ “obiettivo rilievo delle somme investite dall’interessata”), il dispiegarsi degli effetti dell’atto impugnato (ossia la chiusura della casa per ferie) avrebbe creato alla cooperativa un pregiudizio irreparabile”, cosi l’Amministrazione Comunale tramite nota stampa riguardo la vicenda della struttura ubicata nel promontorio all’interno dell’area Parco.
“Andando oltre la portata cautelare dell’ordinanza del T.A.R. pare che i Giudici amministrativi abbiano dato credito alla linea tenuta dal Comune di Alghero-Ufficio Strutture Ricettive che, diversamente dalla Regione, aveva ritenuto che la Società cooperativa “Il Quinto elemento” fosse idonea a gestire la casa per ferie del Rifugio di mare, sia in ragione della propria veste giuridica che in ragione della natura dell’attività in discussione e delle modalità previste per il suo espletamento. Stando a questa decisione, ad oggi, pare corretto anche il comportamento del Comune che non ha dato corso alla proposta di interdizione formulata dalla Regione Sardegna. La posizione del Comune di Alghero, di netta contrapposizione a quanto sostenuto dagli uffici regionali, aveva destato molto scalpore, sollevando l’attenzione di alcuni consiglieri comunali che attraverso interpellanze ed interrogazioni chiedevano di conoscere le argomentazioni alla base della decisione del Comune di Alghero di disattendere la richiesta della Regione di adozione di un provvedimento interdittivo alla prosecuzione dell’attività”.
“L’Ufficio strutture ricettive del Comune di Alghero, invece, ha sempre ritenuto le argomentazione sostenute dagli Uffici regionali del turismo non condivisibili nella sostanza, nonché espresse al di fuori delle competenze attribuite dalla legge regionale sul turismo e con modalità difformi dalle procedure dettate dalle Direttive in materia di SUAPE. In ogni caso si dovrà attendere fine anno (l’udienza pubblica di discussione è stata fissata per il 22/11/2022) per avere la pronuncia nel merito che, stando alla decisione cautelare, parrebbe deporre verso un accoglimento del ricorso, con buona pace degli uffici regionali”.