ALGHERO – “Si scelga una qualsiasi altra azienda del sistema sanitario regionale alla quale affidare la struttura di via Lido, ma la situazione dell’ospedale Marino di Alghero non potrà essere diversa e le sue sale operatorie continueranno a essere, sempre, non a norma. Una situazione che richiede una ristrutturazione e un adeguamento”. Rispondono così l’Azienda ospedaliero universitaria e la Asl di Sassari alle dichiarazioni, riportate in queste ore su alcuni quotidiani on line a firma dei capigruppo di maggioranza (tranne l’Udc) e del consigliere regionale Marco Tedde, che vorrebbero spostare la gestione del nosocomio che si affaccia sulla rada della città catalana dall’Aou alla Asl.
Davanti a questo stato di fatto, per garantire la sicurezza dei pazienti e dei lavoratori l’Azienda a luglio ha approvato un progetto esecutivo per la ristrutturazione e adeguamento del blocco operatorio. Il 3 agosto ha pubblicato la gara per i lavori sul Mepa che ha come scadenza il 16 settembre. L’obiettivo dell’Azienda di viale San Pietro è quella di chiudere la procedura di aggiudicazione entro il mese di ottobre e avviare così i lavori che avranno una durata di 105 giorni.
Per ristrutturare e adeguare la prima delle tre sale saranno necessari circa 984mila euro. Una volta concluso questo iter sarà avviato quello per le altre due sale operatorie.
Alla fine dei lavori, l’ospedale “Regine Margherita” avrà a disposizione tre nuove sale ISO 5 e un complesso operatorio tra i più moderni e tecnologici della Sardegna.
La temporanea interruzione delle attività nelle sale operatorie era arrivata tra febbraio e marzo, dopo una segnalazione da parte del responsabile dell’Anestesia dell’Asl di Sassari che aveva fatto presente come la struttura non fosse sicura. Un successivo sopralluogo dell’Ufficio tecnico dell’Aou di Sassari aveva confermato come le sale operatorie del Marino non fossero a norma. Quindi il responsabile per la sicurezza, la prevenzione e la protezione sui luoghi di lavoro (Rspp) dell’Aou aveva escluso la possibilità di adibire quei locali a uso sanitario, in quanto privi dei requisiti indispensabili.
La via della chiusura temporanea per un loro adeguamento era quindi naturale.
La direzione strategica dell’Aou, in collaborazione con la Asl di Sassari, ha perciò spostato temporaneamente gli interventi chirurgici degli ortopedici all’ospedale Civile, dove sono presenti gli anestesisti rianimatori. I pazienti rimangono qui per 36 ore – periodo di tempo considerato critico dopo un intervento – e vengono seguiti dagli ortopedici del Marino per il tempo necessario. Quindi fanno rientro all’ospedale di via Lido.
I pazienti potranno essere operati al Marino soltanto una volta che saranno pronte le nuove sale operatorie.
L’Aou di Sassari, infine, come già ampiamente comunicato a più riprese, da gennaio di quest’anno, cioè in soli sei mesi – dal momento del passaggio della struttura dalla Asl all’Aou come previsto dalla legge 24/2020 – ha investito nel Marino 1 milione e 300mila euro di fondi propri ai quali si aggiungono 4,5 milioni di euro finanziati dalla Regione e che serviranno alla rinascita dell’ospedale che presenta notevoli criticità.