ALGHERO – “Due città al nord della stessa Isola. Nell’una il Sindaco invita alla rivoluzione contro la sua Regione per un tema serio: la salute dei suoi concittadini. La sanità è allo sfascio. Non si danno risposte di salute. Non si trovano le risorse, anche umane e professionali: medici, oss e infermieri, per farla funzionare. Crescono le liste d’attesa e le attese nel pronto soccorso. Qui, un Sindaco che interpreta il suo ruolo a difesa dei suoi concittadini, chiama alla rivolta e richiama l’attenzione di tutti, opposizione compresa, da prima pagina. Siamo a Olbia, al nord-est. Nell’altro lembo nordoccidentale, l’attenzione del sindaco è sul ritorno dei fuochi d’artificio, sui concerti e i tagli di nastro. Qui, il sindaco che ritiene di limitare il suo ruolo alla stregua di un PR per le feste, non si occupa di sanità, non si mette a capo di una mobilitazione, non accetta neanche che lo faccia il Consiglio in sua vece. Gli interessano le pagine dello spettacolo, non la rappresentanza dei cittadini e dei suoi diritti. A volte i diritti si ottengono alzando la voce e chiedendo attenzione, da tutti. Indicando la strada. Conoci non è così. Fa il Sindaco a modo suo, ci ha detto. A comodo suo, spesso. È già contento di indossare la fascia. Che importa se gli ospedali sono allo sfascio? Se all’ospedale Marino non si opera più? Se non c’è la terapia intensiva e non abbiamo il DEA di primo livello? Se il pronto soccorso è saturo? Se il nuovo ospedale, dato per certo, resta un miraggio? Ben poco. Qualcun altro ci penserà. Nuovo concerto, vecchi fuochi, stessi selfie. Domani è un altro giorno”
Per Alghero, Futuro Comune, Sinistra in Comune e PD s