Modernità urban e canzone italiana, Madame strega il pubblico di Alghero

ALGHERO – E’ un mix di ritmo, moderno, claudicante, con leggeri riferimenti, ogni tanto, al break beat, la voce, liquida, con accenti sempre in movimento, e la scrittura delle canzoni (che prende a piene mani dai grandi classici italiani, anche degli anni ’60) che pone Madame, insieme, ad esempio anche a Blanco, ad un gradino più in alto rispetto ai suoi colleghi contemporanei. Ieri, il suo show nell’Anfiteatro Ivan Graziani di Maria Pia, per l’Alguer Summer Festival, cartellone predisposto dalla Fondazione Alghero insieme, in questo caso, a Shining Production, ha fatto breccia sui presenti. Quasi 2mila persone, molti giovanissimi, ma non solo, che hanno cantato e, quando il battito cresceva, ballato i brani della cantante vicentina che ha aperto la scaletta con Istinto per poi salire fino a “L’eccezione”, “Il mio amico”, “Mi fiderò” e chiudere con un passaggio più intimo grazie ad una band di tutto rispetto che ha esaltato le parti più “black” e “urban” anche se, la parte da padrone, l’hanno fatte le energiche basi elettroniche. Da non dimenticare l’apertura di Chiello che ha saputo proporre una sorta di “nuovo indie pop” suonato molto bene e con un live intenso e piuttosto potente. E’ ora c’è grande fermento per l’arrivo (sabato 13 agosto), dopo svariati anni, dei Liftiba che chiuderanno la loro 40ennale carriera con questo tour. Certo, sarebbe stato bello rivedere sul palco, anche i maestri Maroccolo e Aiazzi, ma sarà comunque entusiasmante sentire dal vivo brani che hanno caratterizzato numerosi anni delle nostre vite.
Nella foto Madame ieri ad Alghero (foto di Mauro Madau)