STINTINO – “Le estati stintinesi. Mare, amici, confidenze e poca politica”, così recita il sottotitolo del libro di Salvatore Patatu dedicato all’Enrico Berlinguer meno conosciuto. L’autore tratteggia con scrittura vivace e incisiva, la sfera del privato, che il segretario del PCI ha voluto sempre tenere al riparo da occhi curiosi e penne indiscrete, regalando a lettrici e lettori uno spaccato di vita vissuta in Sardegna durante le vacanze stintinesi di Berlinguer, circondato della sua numerosa famiglia e dagli amici più cari. Salvatore Patatu – la sua “ombra” per due stagioni estive, nel 1972 e nel 1973, incaricato dal PCI di occuparsi della sicurezza del Segretario– è stato molto più che una guardia del corpo. In quei mesi è riuscito ad aprire spiragli nelle barriere di riservatezza e ad accogliere riflessioni e confidenze: al mare, durante le partite di calcio e le allegre cene, nelle veleggiate, compresa quella che stava per concludersi con un naufragio e che scatenò la collera del vicesegretario Armando Cossuta sull’inconsapevole “irresponsabile compagno Patatù”. In occasione del centenario dalla nascita il MuT vuole ricordare così il Berlinguer più intimo, amante del mare e delle regate, giocoso e sorridente nella “sua” Stintino: semplicemente Enrico