ALGHERO – «La Società Cooperativa Il Quinto Elemento è titolare di concessione in uso a titolo gratuito dell’immobile di proprietà dello Stato denominato “ex postazione antiaerea”, in località Punta Giglio, area SIC/ZSC, ricca di fauna selvatica e di ben sei specie di uccelli inseriti nell’allegato 1 della Direttiva Uccelli, ricompresa all’interno del Parco Naturale Regionale di Porto Conte. I gestori dell’ex casermetta, sin dall’avvio dell’attività di pernottamento e ristorazione, hanno addomesticato una volpe, nutrendola con gli avanzi di cibo dei clienti. L’animale, a cui è stato dato il nome di “Giulietta”, sempre meno diffidente, tanto da assumere il cibo direttamente dalle mani dell’uomo, è divenuto una vera e propria attrazione del luogo, pubblicizzata sui social della Cooperativa e dei visitatori. Anche la vicesindaca di Milano, Anna Scavuzzo, socia della Cooperativa, ne ha fatto motivo di vanto sul suo profilo, dimostrando colpevole ignoranza delle norme vigenti.»
Così dal Comitato algherese che si batte contro la realizzazione dell’attività imprenditoriale privata a Punta Giglio. «Paradossalmente il Parco, con nota del 1 settembre 2022, passata sui social, ha pubblicato un avviso con cui diffidava i frequentatori del parco a nutrire gli animali selvatici, documentando correttamente i rischi per la fauna selvatica (ripercussioni sulla salute e sul comportamento) e per l’uomo e sottolineando come la pratica sia passibile di sanzione amministrativa e, in alcuni casi, costituisca reato perseguibile penalmente. Non comprendiamo come mai i vertici del Parco non siano intervenuti ad impedire tale pratica con ingiunzioni alla Cooperativa o notifiche alle autorità preposte (Corpo Forestale) quasi lasciando intendere che tale divieto, per motivi oscuri, o forse fin troppo chiari, riguardi tutti tranne i soci e clienti della Cooperativa.
Considerato tale atteggiamento della direzione del Parco, mancata attività di vigilanza e controllo, il Comitato Punta Giglio Libera ha inviato una segnalazione all’ENPA, Ente Nazionale Protezione Animali, corredandola di foto, messaggi, affinchè si ponga fine a questa situazione di abuso sulla fauna selvatica».
L’ altro aspetto assai delicato su cui la Cooperativa è chiamata ad intervenire, direttamente o indirettamente, attiene alla sicurezza degli avventori dell’albergo e ristorante “Rifugio di mare”, strettamente legata alla buona salute del compendio forestale di Punta Giglio. Infatti, il 7 settembre 2022, un albero di pino, secco, è caduto lungo lo sterrato che dalla strada statale 127 bis conduce alla ex casermetta. Solo il caso ha impedito che si verificasse una tragedia, mettendo in pericolo la vita delle persone, considerato l’intenso traffico umano, prevalentemente su mezzo elettrico di proprietà della Cooperativa, conseguente all’avvio dell’attività turistico-ricettiva gestita dal Quinto Elemento. Il Direttore del Parco, nel firmare l’ordinanza n°2 del 11.07.2018, mostrava di avere già da allora consapevolezza di una situazione di pericolo per la fruizione naturalistica all’interno del compendio forestale di Punta Giglio in conseguenza delle mancate manutenzioni sotto il profilo silvoforestale e di una progressiva parassitosi sul patrimonio boschivo interessante gli ormai senescenti pini marittimi e d’Aleppo segnalata formalmente dall’Agenzia Forestas – Servizio territoriale di Sassari.
Per tale ragione Parco, Amministrazione Comunale e Agenzia Forestas programmavano una serie di interventi di manutenzione straordinaria e di riqualificazione del compendio forestale di Punta Giglio e il Parco completava l’azione di tutela attraverso un provvedimento di carattere temporaneo mirante a disciplinare gli accessi ai sentieri naturali. «Ad oggi, non solo non è stata portata avanti l’attività di salvaguardia – e la caduta del pino ne è testimonianza – ma addirittura è stata autorizzata, senza azioni di contrasto di mitigazione, una vera e propria aggressione del compendio, con attività invasive di scavo lungo tutto lo sterrato e ai suoi lati, e ad un progressivo incremento della pressione antropica con via vai continuo di mezzi che trasportano i visitatori presso l’albergo e ristorante gestito dalla Cooperativa Il Quinto Elemento». Alla luce di quanto accaduto, il Comitato spontaneo Punta Giglio Libera ha inviato una segnalazione all’Agenzia Forestas, al Corpo Forestale, al Sindaco, al Parco, all’Assessorato Regionale, per capire da chi e quando verranno portate avanti le manutenzioni straordinarie ma, soprattutto, per capire se la Cooperativa Quinto Elemento abbia consapevolezza dei rischi che fa correre ai suoi clienti e si renda conto che è responsabile della loro sicurezza ed incolumità anche in considerazione del fatto che, il profitto del biglietto d’ingresso, che le persone pensano di pagare direttamente al Parco, è per l’80% ad appannaggio della Cooperativa medesima