ALGHERO – “Il tema della sanità algherese è sempre più acceso, si leggono lettere e comunicati stampa da parte della maggioranza e dell’opposizione,si organizzano conferenze stampa, commissioni di ogni genere, si chiedono continui consigli comunali aperti, forse è ora di dire basta. Siamo stanchi di denunciare le gravi carenze di una sanità che fa acqua da tutte le parti, in ogni comparto sanitario ci sono criticità e problemi. Oggi finalmente si prende atto che da parte di due forze politiche una di maggioranza e una di opposizione rappresentate in consiglio comunale e Regionale,sia emersa la volontà di una battaglia comune per difendere la sanità pubblica e quella Ospedaliera e in particolare quella algherese che oggi vive il dramma di una sanità fatta di soli annunci e slogan. Un argomento che il partito Udc, tramite il presidente della commissione consiliare sanità Christian Mulas, denuncia da circa due anni da solo. Per fronteggiare le criticità del comparto sanitario e assicurare il diritto alla salute non ci devono essere distinzioni di colori politici.
Finalmente oggi arrivano le bozze degli atti Aziendali dell’Aou e Asl, atti aziendali che dovrebbero essere lo strumento che disegna l’organizzazione e le articolazioni di governo dell’Azienda sanitaria e i suoi rapporti con gli Enti locali, la Regione e i comuni , le rappresentanze dei cittadini,le scelte aziendali strategiche. Questo coinvolgimento generale dovrebbe garantire soluzioni alle reali esigenze nel campo sanitario.
Nella bozza presentata dell’atto aziendale dell’Asl, la quale dovrebbe occuparsi del territorio e dei servizi,parrebbe che manchi la struttura complessa di cure domiciliari,la diabetologia territoriale e ancora parrebbe che manchi la struttura complessa di fisiopatologia respiratoria e broncoscopia.
Sempre nella medesima bozza aziendale non viene menzionata la figura dell’infermiere di comunità che permetterebbe di dare più risalto al servizio ADI (assistenza domiciliare integrata).
Non si evince, dal documento un servizio concreto e una vera programmazione. Questa bozza del piano, di fatto, dimostra la mancata visione socio sanitaria da parte di chi dovrebbe avere chiara la situazione territoriale, di chi dovrebbe garantire il diritto alla sanità per tutti.
Diversa parrebbe la bozza presentata dall’ aou, un atto aziendale che dà dignità a un presidio ospedaliero che per anni è stato dimenticato e che nel tempo aveva perso quello “splendore” che l’aveva sempre caratterizzato come ospedale traumatologico di immenso valore. La bozza del documento che organizza le strutture dell’Aou di Sassari inserisce l’ospedale “Regina Margherita” a pieno titolo all’interno di un hub e DEA di secondo livello, riconoscendone in questo modo un ruolo di primaria importanza.
Innanzitutto, l’ospedale Marino trova finalmente una sua vera e propria dimensione.
Le strutture di Ortopedia e traumatologia quindi Recupero e riabilitazione funzionale vengono inserite nel Dipartimento di Scienze motorie, neurologiche e riabilitative. E sono così parte integrante di un’azienda come l’Aou di Sassari che ha in queste specialistiche un punto fermo. E grazie alle professionalità di cui questi reparti dispongono, a loro volta non potranno che arricchire l’azienda sassarese.
Ma, ancora di più, la bozza dell’atto prevede una novità ulteriore: la creazione proprio ad Alghero di una Ssd di Traumatologia dello sport e tecniche ortopediche chirurgiche innovative, così da rispondere appieno al dettato normativo della legge 24/2020, che all’articolo 18 prevede «l’attivazione di un polo di sviluppo di rilievo regionale per le tecnologie chirurgiche ortopediche».
Una dignità per il Regina Margherita che, sino a ora, non trova uguali.