ALGHERO – La Borsa Italiana del Turismo Cooperativo e Associativo, riunita quest’anno a Prato, ha affrontato temi di grande attualità nell’ambito del turismo cooperativo: dal ruolo dei Parchi alle strategie di marketing, dalla promozione del territorio al turismo lento. Particolare attenzione è stata rivolta alla sostenibilità, all’innovazione e alle ricadute sul territorio. Il turismo cooperativo è una realtà in evoluzione, capace di rispondere alle nuove esigenze dei viaggiatori e fornire soluzioni etiche e sostenibili alla fase post Covid. Numerose le testimonianze di cooperative attive da anni, che hanno raccontato come creare attività capaci di valorizzare le aree protette, di creare inclusione sociale e di valorizzare le specificità territoriali.
Ed è proprio per raccogliere l’innovazione portata dalle cooperative e per spingerle a raccontarsi che nasce il Premio Bitac. Per il secondo anno il Premio Bitac premia una realtà basata in Sardegna. Nel 2021 a vincere il Premio era stata un’altra realtà sarda: il Parco Museo S’abba frisca di Dorgali. Il calcolo delle probabilità era nettamente a sfavore della Sardegna, che tuttavia ha vinto ancora grazie al partenariato pubblico-privato che ha dato vita al Rifugio di Mare e al MAPS di Punta Giglio, Alghero.
“Desideriamo ringraziare i nostri soci della prima ora, che hanno creduto in noi quando il progetto di riqualificazione dell’ex batteria SR 413 era ancora sulla carta; i nuovi soci, che hanno voluto diventare parte di quest’avventura; e naturalmente Banca Etica, una banca cooperativa, che ci ha dato le risorse per finanziare questa idea e trasformarla in realtà”. Queste sono state le parole della rappresentante della Cooperativa presente alla premiazione. Una cosa è certa: per il secondo anno di fila un progetto che interessa il territorio sardo si dimostra il più interessante a livello nazionale nell’ambito del turismo cooperativo. Un dato non trascurabile, soprattutto per chi disegna un ritratto dell’isola basato più sulle lacune che sulle eccellenze.
La Sardegna, al contrario, si dimostra capace di esprimere realtà di alto livello, riconosciute su scala nazionale. In questo caso, a essere premiata è stata la collaborazione fra pubblico e privato.
Le ricadute sul territorio. Il Rifugio di Mare e il MAPS nascono dal bando “Cammini e Percorsi” dell’Agenzia del Demanio. La Cooperativa Il Quinto Elemento ha investito sul restauro di un bene pubblico in stato di abbandono, ottenendo in cambio la gestione degli immobili restaurati. Le ricadute positive sul territorio comprendono la riqualificazione delle aree abbandonate, rese più accessibili dalla creazione di nuovi servizi; l’occupazione annuale di figure professionali del territorio; l’indotto dei fornitori scelti fra le aziende locali.
“Quello che ci interessa non è soltanto promuovere la nostra attività, ma dare un impulso alla destinazione Alghero nel suo complesso” hanno affermato gli esponenti della cooperativa, aggiungendo; “questa è una località turistica già apprezzata, che merita un’attenzione speciale per poter vivere 365 giorni all’anno grazie al turismo di prossimità e a quello sportivo/outdoor”. Un biglietto da visita importante per la città catalana e per la Sardegna intera, che per il secondo anno di fila sale alla ribalta nazionale.