ALGHERO – La Giunta comunale ieri ha deliberato l’approvazione de documento di indirizzo per la progettazione definitiva-esecutiva dell’ex caserma dei Carabinieri di via Simon.
Un opera per la quale è previsto un investimento di 3.170.102 di euro finanziato con decreto del Ministero dell’Interno nell’ambito delle progettualità di rigenerazione urbana previste dal PNRR, risorse che saranno destinate ai lavori di recupero e riqualificazione dell’ex caserma di via Simon.
Con l’approvazione da parte della Giunta guidata dal Sindaco Conoci, il recupero dell’immobile entra nella fase operativa con l’aggiudicazione dei lavori entro il mese di luglio del 2023 che si concluderanno secondo programma nel marzo 2026.
L’opera prevede la riqualificazione edilizia del fabbricato con l’eliminazione di tutti gli elementi spaziali incongrui, la realizzazione di una piattaforma elevatrice, adeguamenti all’accessibilità allargata del piano terra. Gli interventi saranno finalizzati a riconfigurare lo spazio complessivo nella sua organizzazione interna e rispetto al contesto urbano nel quale il fabbricato è collocato, attraverso opere di recupero e manutenzione straordinaria di tutte le sue componenti strutturali, murarie impiantistiche.
La soddisfazione nelle parole del primo cittadino che ha commentato così l’approvazione dell’importante documento da parte dell’Amministrazione Comunale – “Un progetto che sta per diventare realtà quella del recupero dell’ex caserma di via Simon, nata tanti anni fa con l’acquisizione dell’immobile da parte dell’Amministrazione Tedde di cui facevo parte. Entro la prossima estate saranno finalmente aggiudicati i lavori di recupero del fabbricatoche consentiranno di restituire agli algheresi un luogo, nel cuore del centro storico, completamente rimodernato, funzionale alle esigenze delle collettività.” – ha concluso il Sindaco. L’assessore Peru, che segue il progetto, ha invece sottolineato il lavoro importante della struttura dell’Assessorato alle OOPP che sta portando avanti questa importante opera sull’ultimo grande fabbricato pubblico del contro storico che ancora necessitava di ristrutturazione e rifunzionalizzazione.