ALGHERO – “In questi giorni si assiste ad una speculazione sui costi di collegamento che è evidente. Per alzare i prezzi dei biglietti aerei, anziché prevedere un numero adeguato di voli, come sempre necessario nei periodi delle ferie natalizie, si attende di riempire i voli ordinari a prezzi altissimi anche oltre i 500 euro per voli che potrebbero essere venduti a 50 euro, per poi inserire nuovi voli con grande ritardo rispetto agli annunci, e introdurre da subito i prezzi più alti, anziché ordinari, nei nuovi voli.” È molto dura l’accusa che viene effettuata dal parlamentare Dem, Silvio Lai.
“L’autorità garante per la concorrenza, in presenza di gravi errori di programmazione effettuati dalle istituzioni competenti e in assenza di iniziative politiche adeguate del governo, è la risorsa ultima a tutela del mercato e dei cittadini sardi e siciliani in primis, ma in generale di tutti i cittadini che abbiano affetti o scelgano di passare il Natale e il Capodanno nelle due isole.”
“Per questo – aggiungono i parlamentari – occorre che l’Autorità intervenga immediatamente con l’apertura di una procedura di verifica e controllo dei comportamenti applicati dalle compagnie per verificare se questi siano congrui, se differiscano da quanto effettuato negli anni precedenti in termini di programmazione del numero di voli disponibili e in quali tempi siano stati resi disponibili, e se i prezzi messi in campo all’apertura dei voli siano giustificati o meno. Inoltre se le procedure di controllo da parte delle istituzioni preposte, in primis il ministero competente, abbiano svolto e stiano svolgendo il proprio ruolo”.
“In Sardegna in particolare si paga una inadeguata gestione della Giunta Solinas che promettendo la tariffa unica e cancellando il regime precedente che la garantiva per 8 mesi all’anno e con un tetto tariffario massimo di tre volte nei restanti 4 mesi, si è ridotto ad una gestione che è sotto gli occhi di tutti. Hanno esultato quando le compagnie hanno accettato per un anno gli oneri di servizio gratuito non considerando che in questo mondo mancavano gli strumenti di condizionamento e controllo dell’applicazione del contratto” – prosegue Silvio Lai – “ma sono gli impegni che le compagnie stanno prendendo in questo momento a dimostrare che le istituzioni regionali sono evidentemente non sufficientemente autorevoli e ciò che appare come un risultato è in realtà una concessione che grava i suoi costi sui cittadini”.