ALGHERO – Scoppia il caso dell’assenza di offerte per la continuità territoriale aerea da e per Alghero. Una situazione molto grave e mai vista che si innesta al taglio di voli generale giunto subito dopo l’estate e la difficoltà di programmare voli per i mesi prossimi. Insomma una condizione di isolamento veramente difficile che va ad inficiare tutti gli sforzi di promozione (anche con laute spese) fatte dai vari territori, Alghero in testa, per realizzare manifestazioni ed eventi. Senza considerare il sacrosanto “diritto alla mobilità” che così perde ogni significato creando pesanti problemi a tutti i residenti.
Sulla questione, il primo, e per adesso unico, ad intervenire della maggioranza locale di Centrodestra Sardista è il capogruppo dei Riformatori Sardi Alberto Bamonti. “Escludere Alghero è un attacco politico. Occorre rispondere con fermezza, caos Sanità, caos voli, non permetteremo che il nostro territorio cada in disgrazia, costi quel che costi: adesso basta!”
Mentre è Mario Bruno a chiedere delle misure urgenti. “Si convochi immediatamente un consiglio straordinario congiunto dei consigli comunali della rete metropolitana, uniti ai primi cittadini dei comuni del sassarese, del nuorese, dell’oristanese attorno a Bosa, con i rappresentanti istituzionali del territorio”,
È un disastro annunciato, figlio di una gestione regionale della continuità territoriale fallimentare e dilettantesca. Deserto il bando su Alghero anche con compensazione degli oneri di servizio: non può essere una casualità. Serve un tavolo urgente con tutti i soggetti pubblici e privati per garantire il futuro dello scalo algherese, con la presenza di Enac, Sogeaal e Regione, Comuni, Camera di Commercio, associazioni di categoria e sindacati. Chi vuole chiudere l’aeroporto di Alghero e perché? Mentre la regione continua a coniugare i tempi delle soluzioni vere ad un futuro che mai sembra arrivare, Alghero con l’intero nord-ovest dell’isola rischia di restare fuori dalla continuità territoriale che è e resta un diritto di ogni sardo”.
“La continuità territoriale non e’ una concessione legata alle logiche di mercato, alle esagerate e assurde percentuali di riempimento, alle sole convenienze dei vettori. Dobbiamo ribellarci. Non possiamo restare ostaggio delle logiche del solo profitto: la mobilità e’ un diritto sacrosanto per tutti, anche per il nord-ovest e centro dell’Isola. Alghero si sta rassegnando a svolgere sempre più un ruolo di aeroporto stagionale e se perfino l’assessore regionale afferma che vogliano chiuderlo, non possiamo attendere oltre. Dobbiamo agire subito, con determinazione e uniti.
Dobbiamo lavorare per un aeroporto vivo tutto l’anno e per un territorio vivace, capace di programmazione e alleanze, da Alghero a Nuoro, dalla Barbagia a Bosa, da Castelsardo a Sassari, per un’offerta in grado di portare turismo e mobilità tutto l’anno2