ALGHERO – “Una Struttura nata per ospitare un carcere di massima sicurezza che oggi ospita 8 ragazzi di cui solo 2 provengono dalla Sardegna. Un edificio di 5 mila metri quadri fatiscente e pericolante in diverse parti. Vetri rotti, umidità, ruggine ovunque. Caseggiati in stato di abbandono circondano l’edificio principale. Il secondo piano della struttura dove alloggiano i ragazzi è stato chiuso perché pericolante. L’ultima bolletta della luce ha comportato una spesa di 29 mila euro. Non ho al momento il dato dei milioni di euro che ogni anno si spendono per tenere in piedi una struttura di questo tipo. In tanti anni che visito le carceri non ricordo di aver mai visto una struttura del genere. Pensare di rieducare i ragazzi in luogo del genere non è accettabile. Una situazione talmente grave che costringe non solo i ragazzi ma tutto il personale che lavora all’interno a vivere in uno stato di sofferenza e degrado. Chiederò con la massima urgenza alle autorità competenti di attivarsi affinché l’istituto di Quartucciu possa essere chiuso il prima possibile e i ragazzi inviati in comunità, luoghi più adatti e più efficaci per il loro reinserimento nella società”.
Irene Testa, garante dei detenuti in Sardegna