Ormai la situazione è insostenibile. All’Arenosu si è ormai passato ogni limite di decenza per quanto riguarda il (dis-)servizio idrico.
Da un lato abbiamo Abbanoa che gestisce in modo inqualificabile una rete idrica fatiscente, ormai al collasso, con un’urgenza dietro laltra; dall’altro lato abbiamo un’amministrazione, spesso irrintracciabile, che negli anni non è mai riuscita in modo incisivo a farsi valere e a far valere le ragioni dei cittadini che rappresenta, nei confronti del gestore idrico.
L’incapacità nel programmare le manutenzioni e dare vita ad un progressivo rinnovamento della rete ha portato l’ente gestore a limitarsi ad inseguire maldestramente i sempre più frequenti guasti improvvisi.
Il problema vero, però, è un altro. È una questione di rispetto nei confronti di chi vive, lavora, contribuisce pagando le tasse in aree del nostro Comune che ricevono sempre meno attenzione e in modo sempre più sporadico. Non si può fare la “caccia al tesoro” per trovare un’autobotte e non si può aspettare l’arrivo delle (più che giustificate) proteste, prima di attivare un servizio alternativo di fornitura idrica. Non si può essere costretti ad elemosinare un bene primario come l’acqua.
Chiediamo che l’amministrazione si impegni con la dovuta decisione, attenzione e costanza nel pretendere che Abbanoa rispetti i propri impegni e che, qualora i disservizi dovessero essere gravi (come in questo caso) si preveda l’applicazione di penali.
Se un evento come quello di questi giorni dovesse ripresentarsi nel periodo estivo, si registrerebbe, oltre al problema per i residenti, un gravissimo danno economico per tutte le attività produttive e ricettive della zona.
Chiediamo che il nostro impegno nei confronti dei cittadini sia riconosciuto, soprattutto quando questo si concretizza nel portare all’attenzione dell’Amministrazione Comunale esigenze e proposte comuni, a volte anche urgenti oltre che importanti.
Ma anche l’attenzione, prima ostentata da tutti ma poi portata fattivamente avanti da pochi, al problema del legittimo riconoscimento dei Comitati sembra essersi affievolita, e i lavori sembrano essersi arenati.
Ricordiamo che dare voce ai cittadini, tramite il riconoscimento e il coinvolgimento di quelle associazioni che si propongono come interlocutori propositivi e collaborativi, è un obbligo di legge e che proprio in occasioni come questa appare evidente la loro importanza per tutto il territorio.”
Arch. Luca Rondoni
Presidente CdQ Fertilia-Arenosu