SASSARI – Oggi, lunedì 27 febbraio 2023, gli spazi della sala conferenze della sede Ersu di Sassari al terzo piano di via Eugenio Coppino nr 18, hanno ospitato la terza attesa tappa della V^ Edizione dell’Ecoforum – Sardegna [I cantieri dell’Economia Circolare], evento patrocinato dalla Regione Sardegna e portata avanti da Legambiente e Comuni Ricicloni Sardegna.
Il punto di partenza è una analisi reale della situazione e delle circostanze, sviluppata poi su base scientifica in cerca di soluzioni e risposte in rapporto alle problematiche che il nuovo millennio presenta al pianeta, all’ecosistema, alle donne, agli uomini, alle nuove generazioni. Di questi temi, con spirito propositivo e positivo, hanno parlato diversi autorevoli relatori chiamati a sviluppare – nel corso dell’incontro odierno organizzato in sinergia importanti sponsor – il tema della “Gestione del Rifiuto umido nella Transizione Ecologica”. Moderatore dell’incontro il giornalista Giovanni Dessole.
Michele Meloni, responsabile rifiuti Legambiente Sardegna: “Io ho iniziato il mio percorso da ambientalista guardando un convegno sulle bio plastiche: mi si accese la lampadina. Avrei dovuto fare un intervento su prevenzione e riutilizzo, ma vi do esempio concreto. Parlo del centro riuso di Sassari gestito da Legambiente: con l’Angioy abbiamo chiuso un rapporto di Pcto, vi racconteranno la loro straordinaria esperienza. Alle parole però devono seguire i fatti: dare seguito alla prevenzione. La prevenzione ha un senso, da lì parte il ciclo dei rifiuti. Dalle politiche di educazione ambientale, ma andando anche oltre. Mi ricollego all’intervento di Fabrizio Pilo: le azioni vanno fatte in collaborazione e di sistema, quelle sport non servono. Il confronto, il tirar fuori metodiche per mitigare le criticità. Affrontiamo un sistema complesso, lo dobbiamo affrontare attraverso un approccio deciso e chiaro, contenuto nell’agenda 2030. Per migliorare la nostra vita, quella di tutti. Grazie ai ragazzi. Grazie agli insegnanti e all’istituto che ha risposto immediatamente alla chiamata. Grazie ancora al forum delle Associazioni studentesche: Asp (Associazione Scienze Politiche), RadioUniss, Eureka e Aja (Associazione Studenti Agraria). I comuni virtuosi? Complimenti ai cittadini sardi e agli Amministratori dei Comuni sardi. E complimenti alla Regione che ha innescato un meccanismo da implementare. Ci serve mantenere la curva in salita, possiamo essere virtuosi e di esempio per tutti”.
Tema: Il PNNR, un’opportunità per l’Economia Circolare in Sardegna
Laura Brambilla, responsabile nazionale Comuni Ricicloni: “A livello Nazionale la Sardegna. L’Isola è posizionata bene, la seconda in Italia sulla raccolta differenziata. Siete bravi. Siete diventati bravi. Ora dovete continuare così. Oltre a portarvi come modello in tutta Italia dico che serve lavorare sul mantenimento dei risultati, cercando di essere sempre più ambiziosi. Il Pnnr è una opportunità, un’isola: chiudere il cerchio dell’economia circolare all’interno della regione, rende tutelato e garantito un futuro sostenibile”.
Annalisa Columbu, presidente Legambiente Sardegna: “Grazie a chi è presente, in platea e al tavolo – dice mentre sullo schermo scorrono alcune slide –. Secondo il rapporto Ispraa la Sardegna è seconda in Italia dietro solo al Veneto in tema di raccolta differenziata . A seguito della pandemia la produzione è in crescita: più rifiuti ci sono da trattare più esiste un problema in termini di sostenibilità. La frazione organica è quella prevalente in Italia: 43,6% per la Sardegna – intanto le varie parti del dossier e tutti i dati passano in rassegna sul maxi schermo alle spalle del tavolo -. Il Pnnr? Finanziamenti rivolti alle future generazioni, quelle che faremo oggi devono essere quelli giusti. Due linee per l’economia circolare, investimenti pubblici e progetti privati. Già pubblicate due graduatorie in tal senso. I prossimi appuntamenti del 2023, ci porteranno a visitare gli impianti”.
Marco Porcu, assessore della Difesa dell’Ambiente della Regione Autonoma della Sardegna: “Grazie a Legambiente. La Sardegna si attesta al vertice nazionale per raccolta differenziata, merito della attività programmata e svolta a livello regionale. Siamo circa al 75% di raccolta differenziata, dietro solo alla regione Veneto. Obiettivo: arrivare a 80%, ma anche allora dovremo trovare nuovi sistemi per mantenere i risultati evitando la decrescita. Circa il 40% deriva dallo scarto alimentare: la Regione ha investito su realizzazione di impianti pubblici e privati per la raccolta. Raccolta umido e utilizzo compost in loco: riutilizzo umido e chiusura del ciclo. Importante per la fase di transizione ecologica l’utilizzo del biogas. Fondamentale la chiusura del ciclo: concentrati su recupero e riutilizzo, serve chiudere il cerchio. Sto verificando al momento l’impostazione di un nuovo sistema di premialità per i Comuni. Confidiamo nel miglioramento del dato di Sassari per migliorare la nostra posizione nazionale. La Regione ha impostato il piano rifiuti su alcune direttrici: importante in questa fase che tutte le parti in causa stiano vicine. Stiamo aprendo in modo importante alla sensibilizzazione delle nuove generazioni”.
Antonello Sassu, assessore Ambiente del Comune di Sassari: “Ringrazio in forma sostanziale, non solo formale, chi ci ha voluto: noi ci confrontiamo quotidianamente con Legambiente, cercando di mettere insieme percorso che possa dare risposte a quesiti che arrivano. Tema complesso Sassari. Cresciamo con percentuali del 2-2.5% l’anno, scolliniamo il dato del 60% ed è un dato positivo. Ma la raccolta rifiuti è servizio che pagano i cittadini: Sassari, in Sardegna, ha la tassa tra le più basse. A Cagliari circa il doppio. Pagamento maggiore, servizio superiore: questo va detto, e bisogna aiutare tutti a comprenderlo. Se vogliamo che la Sardegna primeggi, ci serve aiutarci a far comprendere il prospetto dei costi. Ancora: la città compatta è una cosa, Sassari è un’altra perché ha un agro vastissimo. Noi stiamo lavorando per riportare i dati già quest’anno ad un livello in linea che permetta di uscire dalla penalità che siamo costretti a pagare ogni anno. Siamo impegnati a risolvere le criticità, e breve ci saranno ulteriori novità”.
Vittorio Gazale, direttore del Parco Nazionale dell’Asinara: “Felici di essere coinvolti negli eventi di Legambiente. Piacere avere un confronto con assessori di riferimento locali e regionali. Noi facciamo un ragionamento dal nostro punto di vista: non abbiamo una competenza diretta sul tema dei rifiuti ma ce ne occupiamo eccome, lo raccontano i bilanci. Conservare la biodiversità? Si anche e proprio grazie al trattamento dei rifiuti. Il caso Asinara: è stata a lungo un carcere, ma la tutela dell’ambiente non era priorità. Poi diventa parco: passaggio traumatico, ci siamo trovati un’isola con situazione particolarissima e costellata di rifiuti. Una attenzione importante, oltre a l rifiuto umido, merita il rifiuto plastica: tema fondamentale per chi gestisce le aree protette su cui lavoriamo in rete all’interno del nostro sistema”.
Mariano Mariani, direttore Parco Regionale di Porto Conte: “Estendere il ragionamento alle aree protette è elemento di novità. Portiamo un angolo visuale ulteriore e particolare. Allargo l’orizzonte. Davanti a noi ci sono le nuove generazioni: dobbiamo tutti ragionare su una nuovo modello di sviluppo di gestione dei rifiuti della nostra Isola. Il vecchio modello era centrato sull’industrializzazione forte e linearità che nulla aveva. Che fare con la circolarità di cui parliamo oggi. Scuola ruolo molto importante ma ancora lontanissima dai temi ambientali: mica educazione ambientale nei programmi scolastici, e a riguardo mi rivolgo alle Istituzioni perché ragionino sul tema. Comunità energetiche, altro spunto interessante da affrontare. Nora: a livello locale serve arrivare a chiudere il ciclo, in primis dell’organico. E poi, ovviamente, il problema plastica”.
Tema: Innovazione e sostenibilità nel trattamento e recupero dei rifiuti organici
Marco Versari, presidente Consorzio Biorepack: “Un consorzio nazionale obbligatorio che si occupa del riciclo organico di imballaggi biodegradabili e compostabili, il primo consorzio al mondo che rioccupa di questo perché l’Italia è il paese che meglio e di più lavora e si impegna in tal senso. Milano è la città più grande che fa raccolta porta a porta della frazione organica: punto di riferimento per tutta l’Europa, e il mondo intero. A livello nazionale e locale, Biorepack fa progetti per l’efficientamento della raccolta della frazione organica. Sull’Isola? La Sardegna pur avendo una efficace raccolta della frazione organica ha pochi Comuni convenzionali con Biorepack: appena il 14%, e mancano i principali comuni del territorio fra cui Cagliari, Sassari, Olbia e altri.. mezzo milione di euro che potrebbero arrivare in questi territori, per attivare campagne di sensibilizzazione e informazione, ma che non arrivano perché non ci sono le convenzioni. Il tutto per incentivare la raccolta dell’umido”.
Fabrizio Pilo, amministratore Verde Vita Srl: “Innovazione e sostenibilità parole dal peso specifico importantissimo, elementi che contribuiscono a raggiungere un obiettivo è arrivare allo sviluppo sostenibile – spiega prima di raccontare la sua esperienza aziendale – Verde Vita aveva appunto l’obiettivo di essere sostenibile e circolare, lo ha inseguito, ha lavorato a lungo e ha raggiunto risultati di rilievo. Il nostro impianto è a Porto Torres, conferiscono comuni del nord ovest della Sardegna. Trattiamo 18mila tonnellate, non solo di frazione organica ma anche scarti vegetali. Produciamo 4500 tonnellate l’anno di compost destinate alle aziende agricole prossime. Dalla terra.. alla terra, questo il progetto da cui eravamo partiti. Ora ragioniamo sul concetto: dalla terra per la terra, percorso che porta sino alla produzione di biogas e biometano utili allo sviluppo del nostro territorio. L’innovazione va più veloce della democrazia e va guidata. Nuovi impianti, nuove sfide, nuovi limiti da superare e traguardi da tagliare. In futuro lavoreremo 25mila tonnellate. Altra sfida: innovare tecnologie, processi e tecnologie.. ma anche di e-governance: per questo ho creato il termine waste-sharing. Quel che voglio e che vogliamo fare è operare una vera rivoluzione circolare”.
Tema: Il Futuro che Vorrei
Intervento affidato agli studenti e alle studentesse dell’Istituto Tecnico Industriale di Sassari “G. M. Angioy”: “Siamo Marco e Michele: insieme ai nostri compagni di classe prendiamo alcuni dispositivi rotti e già presenti a scuola o dal Banco di Sardegna e dall’Ispettorato del Lavoro. Sono non funzionanti, noi cerchiamo di renderli funzionanti. Una volta avuti in carico li sistemiamo e li riassembliamo e li portiamo al centro di riuso di via Montello dove vengono certificati e messi a disposizione di chi ha bisogno. Obiettivo principale non solo aggiustare, ma riciclare e dare una mano concreta e reale ove ci sia necessità”.
Tema: La situazione dei Comuni del nord Sardegna
Emilio Bianco, (Legambiente) curatore del dossier Comuni Ricicloni 2022: “Venti anni fa la Sardegna era agli ultimi posti a livello Nazionale. La Sardegna si è impegnata, ha fatto la sua parte ed ha scalato la classifica portando i suoi Comuni alla ribalta per virtuosa applicazione. Solo 8 Comuni sono al di sotto del 60%: ma si può migliorare, lo dice la storia recente dell’Isola. La Città metropolitana di Cagliari è quella più virtuosa d’Italia. La Sardegna è una terra virtuosissima”.
Esperienze dai Comuni Virtuosi della Sardegna: interventi rappresentanti del territorio
Castelsardo, Roberto Fiori: “Inizia con gli Scout la mia formazione ambientale. Ora la porto avanti nel mio percorso politico amministrativo a Castelsardo. Serve una sensibilizzazione costante, martellante soprattutto con le giovani generazioni. Siamo molto attivi, grazie anche all’aiuto di Legambiente. Uno dei primi comuni ad aver fatto la convenzione con Biorepack. Investiamo nel circuito virtuoso, sensibilizziamo e cresciamo nel quadro del benessere della comunità”.
Perdasdefogu, Rita Melis: “Siamo molto contenti di esserci, l’Ambiente è Cultura! Siamo una Amministrazione molto giovane. Il mio primo gesto da assessore alla Cultura è stato convocare il dirigente scolastico chiedendo la disponibilità per l’organizzazione della prima giornata Legambiente – Puliamo il Mondo. Esperienza emozionante e fondamentale, ritengo. La ripeteremo in primavera. Oggi giornata di spunti e di elementi da trasformare in concreta realtà. Abbiamo raggiunto l’80% ma serve confermarsi e superare la soglia. Vale anche per un piccolo paese come il nostro”.
Burgos, Salvatore Sechi: “Piacere essere qui. Il risultato ottenuto dalla nostra comunità è figlio di tanti attori che insieme, come in una grande catena ecologica, ci hanno aiutati ad entrare nel circolo dei comuni rifiuti free. Iniziato un percorso per sensibilizzare i nostri bambini a fare bene la raccolta differenziata. E la Cultura, strumento importante per ottenere obiettivi anche in questo ambito. Mai fermarsi, puntare sempre a migliorare”.
Berchidda, Pierangela Mazza: “Bello aver avuto gli studenti oggi qui con noi, plaudo alla loro attività. Come Amministrazione ringrazio i miei cittadini perché da anni rientriamo nell’80% di raccolta, quest’anno siamo però retrocessi di qualche virgola: non dobbiamo addormentarci sui risultati. Il 2021 ha portato tantissima indifferenziata legata al periodo Covid. Portiamo avanti una forte sensibilizzazione sulla comunità intera ma soprattutto sui cittadini adulti. Una sottolineatura: il Comune è proprietario della rete di distribuzione di energia elettrica e sta lavorando per la creazione della comunità energetica”.