ALGHERO – “La fusione della Geasar e della Sogeaal, le società che gestiscono rispettivamente l’aeroporto di Olbia e di Alghero, non coglie certo di sorpresa e conferma il piano strategico della F2i, società di investimento controllata da Banche, Fondazioni bancarie e dalla società pubblica Cassa Depositi e Prestiti, per gli aeroporti del Nord Sardegna. La creazione di un’unica società che controlli la gestione dei due aeroporti del Nord Sardegna viene presentata con la necessità di razionalizzare i processi amministrativi e commerciali con l’idea di poter competere sul versante dei costi e aumentare la capacità di attrarre e di meglio contrattare con le compagnie aeree.
In realtà questa fusione non è altro che un ulteriore tassello di una più ampia strategia legata al controllo dell’attività aeroportuale in Sardegna che andrà a concludersi con l’acquisizione anche della Sogaer, società di gestione dell’aeroporto di Cagliari che è, per questo motivo, oggetto da alcuni anni di furibondi scontri in seno all’attuale proprietà.
Nel frattempo, si formalizza con questa operazione la strategia di F2i che non è solo dettata da aspetti meramente economici ma è ben influenzata da chiari indirizzi politici. Non è infatti un caso che dal 2020, da quando cioè F2i ha acquisito la maggioranza della Geasar, l’aeroporto di Olbia abbia avuto l’opportunità non solo di ampliare il proprio traffico dal punto di vista stagionale ma ha visto crescere la qualità dei passeggeri trasportati con numerose rotte dal Nord Europa. Alghero, acquisita da F2i nel 2016, ha visto invece una progressiva contrazione della propria stagionalità e una quasi scomparsa di collegamenti con paesi europei ad alta capacità di spesa a favore di rotte dai paesi dell’est la cui disponibilità economica non è oggi, purtroppo, comparabile con quella di altre realtà in Europa.
Sebbene alcuni ritengono che nessuna azienda privata voglia affossare una propria attività, ricordiamo che non è raro vedere aziende che acquistano concorrenti per chiuderle oppure perridimensionarle in funzione di un più ampio disegno strategico. Trattandosi di infrastrutture credo che oltre all’aspetto economico vi sia una più ampia strategia politica che punti a valorizzare gli scali di Olbia e Cagliari, tenendo quello di Alghero come ruota di scorta, in uno stato al limite della sopravvivenza.
Questa partita, tutta politica, vede la Regione immobile, senza esercitare influenza nonostante la propria presenza nel capitale della Sogeaal di quasi il 30% del capitale azionario.
Credo sia ben chiaro come questa fusione vedrà l’organizzazione dei due aeroporti con Olbia che sarà trasformato da aeroporto ad elevata stagionalità ad aeroporto annuale, mentre Alghero verrà relegato ad una attività stagionale giugno-settembre. Le dinamiche di questi ultimi due anni servono a preparare il tutto in attesa del completamento della Sassari-Olbia; una volta completati i lavori di questa arteria stradale ci sarà un cambio immediato con il bacino di utenza del sassarese che diverrà appetibile per l’aeroporto di Olbia.
Restando sul tema dei collegamenti stradali, mentre avviene tutto questo, non si sente nulla da parte del Commissario StraordinarioChristian Solinas per il primo lotto della Sassari-Alghero, tratto di strada che guarda caso arriverebbe a collegarsi con la strada che conduce all’aeroporto di Alghero. Si dice che forse finalmente siano stati trovati dei soldi ma per certo è chiaro che ancora una volta Alghero resta sempre fuori dagli interessi politici regionali e che ogni cosa che è diritto avere, dalla sanità ai trasporti, per gli algheresi si trasforma sempre in richiesta di elemosina”
Stefano Lubrano, albergatore ed ex sindaco