ALGHERO – Avviati i test per l’avvio operativo della stazione di monitoraggio in continuo della colonna d’acqua all’interno della laguna del Calich. Il progetto rientra tra quelli finanziati dalla rete metropolitana del Nord Sardegna al Parco naturale regionale di Porto Conte che lo aveva già inserito tra gli obiettivi del contratto di laguna sottoscritto con il Comune di Alghero e numerosi altri enti a vario titolo competenti.
Nelle scorse settimane è entrata operativamente nella fase di test e sperimentazione la stazione galleggiante di monitoraggio in continuo della colonna d’acqua presso la laguna del Calich. L’installazione tecnologica ha a bordo, oltre a una sonda multiparametrica che acquisisce dati utili per l’esame della qualità delle acque e dello stato di eutrofizzazione delle stesse, anche una moderna stazione di rilevamento dei dati fisici dell’aria. Tutti parametri che vengono acquisiti nelle 24 ore vengono trasferiti su una piattaforma web per una visione “in remoto” e in tempo reale. Il progetto che ha permesso il tutto, rientra tra quelli finanziati al Parco di Porto Conte dal fondo di sviluppo e coesione per il tramite della Rete metropolitana del Nord Sardegna per un importo complessivo di 167mila euro. Oltre l’installazione del sistema di monitoraggio in continuo della colonna d’acqua, il progetto prevede anche l’acquisto di una imbarcazione equipaggiata di uno speciale sistema di insufflazione di aria compressa che ha lo scopo di risospendere al suo passaggio i primi centimetri del fondale della laguna. Un’operazione che ha lo scopo, se eseguita in particolari periodi dell’anno, di ridurre nei periodi successivi cioè quelli interessati dal potenziale bloom algale, la disponibilità di nutrienti per la proliferazione del fitoplancton e delle macro-alghe. Tale sistema è stato positivamente sperimentato in contesti lagunari molto più estesi come la laguna di Orbetello. La ri-sospensione di tali sedimenti, in buona sostanza, comporta un assorbimento del fosforo organico e la formazione di ossidi di ferro che si combinano con gli orto fosfati sottraendoli dalla colonna d’acqua. Il risultato finale è una minore disponibilità di fosforo per il fitoplancton e le macro alghe e dunque una minore proliferazione algale.
Il progetto era già stato inserito dal Parco di Porto Conte tra gli impegni sottoscritti nell’ambito del contratto di laguna portato avanti dal Comune di Alghero e al quale hanno aderito numerosi altri enti a vario titolo competenti nel più esteso bacino idrografico del Calich. “L’intervento messo a punto dai nostri uffici tecnici e finanziato dalla rete metropolitana del nord Sardegna-spiega il presidente del Parco di Porto Conte Raimondo Tilloca-ci permetterà di disporre di una lente di ingrandimento collocata all’interno della laguna Calich per monitorare le evoluzioni dello stato di salute della colonna d’acqua e contestualmente provare a contenere la proliferazione algale.” Il sistema è in fase avanzata di sperimentazione e collaudo tecnico di funzionamento delle attrezzature e si spera possa essere implementato con prossimi finanziamenti che il Parco spera di ottenere nei prossimi mesi. “Occorrerà infatti, prevedere almeno un’altra stazione di monitoraggio per avere una sufficiente garanzia dei dati acquisiti-precisa il direttore dell’Ente Parco Mariano Mariani- ma anche per evitare che una momentanea interruzione dovuta al malfunzionamento della sonda si perdano dati che invece possono essere acquisiti da una seconda già presente”.
Il Parco di Porto Conte dunque, con un preciso indirizzo gestionale ora vuole non perdere di vista cosa accade nella sensibile area umida, giocoforza collettore finale di una miriade di situazioni che però avvengono nell’esteso bacino idrografico e che si spera possano finalmente essere governate in maniera autorevole all’interno del contratto di laguna. Strumento strategico che il Comune di Alghero, dopo averlo promosso e fatto sottoscrivere ad una platea di enti e portatori d’interesse quasi quattro anni fa, vuole ora riaggiornarlo dandogli nuovo vigore.