ALGHERO – Se mai ce ne fosse bisogno, anche questo turno di Amministrative certifica un fatto (piuttosto noto): se il Centrodestra si presenta unito, vince. La riprova arriva da Iglesias e Assemini. Nel primo caso, tale divisione, premia Usai (che sicuramente ha raccolto anche il buon lavoro svolto), mentre nel secondo caso i due al ballottaggio, tra cui l’assurdità dell’uscente Puddu, ex grillino, supportato anche dall’area centrista, che conferma il suddetto adagio.
Altra certezza, ad oggi, è che il vento di Centrodestra soffia ancora forte. Sarà ancora così fra qualche mese? Chissà. Forse si. D’altra parte, per focalizzarci sulla Sardegna, lo scivolamento all’ultimo posto nella classifica del gradimento dei Governatori, da parte del sardista Solinas, ne incrina la possibile ricandidatura. L’attuale schema governativo ha sicuramente altre frecce al proprio arco (Settimo Nizzi, Paolo Truzzi, Alessandra Zedda, Pietro Pittalis, ad esempio, oltre che qualche nome dalla “società civile”, in particolare dall’area del settore produttivo), ma è evidente che, sia per la “legge dell’alternanza” sia per una generale insofferenza, il Centrosinistra vede la possibilità di riconquistare Villa Devoto. I nome? Non è un segreto che si parla del sassarese, attuale deputato, Silvio Lai, del sindaco di Quartu Graziano Milia e non è escluso pure il clamoroso ritorno di Renato Soru.
Si vedrà. Intanto, proprio fra un anno esatto si sarà già votato per le Comunali. Cagliari, Sassari e Alghero, tra i Comuni al voto. Tre centri di estrema importanza, per diversi motivi, per cui l’indicazione, vista la vicinanza con le Regionali (l’anno prossimo si voterà anche in Toscana e Umbria), potrebbe ricadere nel cosi detto “tavolo nazionale”. Anche in questo caso, gli uscenti sono i primi nomi sul tavolo, dunque Campus, Truzzu e Conoci. Nel primo caso, pare non esserci la volontà, nel secondo invece si (se non ci sarà il cambio rotta verso la Regione), cosi come nel terzo, dove ad Alghero, Conoci è il naturale ricandidato. Certo in questo caso potrebbe pesare le spaccature in seno al Psd’Az e anche la mancata riconferma di Solinas, ragion per cui l’attuale sindaco di Alghero potrebbe, anch’esso, scegliere di correre per un posto nella massima assise isolana.
Anche in questo caso, a parte il nome dell’attuale Primo Cittadino, i partiti e gruppi di essi, “affilano le armi” e cominciano, anche se non in maniera apparente, a tessere le fila, iniziando a testare e preparare qualche nome, in vista di un voto che, per molti motivi, sarà di grandissima importanza per il presente e futuro di Alghero e del suo territorio. La partita è aperta.